Cosa ha avuto il bimbo di Paola Caruso? La showgirl lo scorso gennaio aveva condiviso con Silvia Toffanin la dolorosa esperienza vissuta da suo figlio Michele durante una vacanza in Egitto.
Cosa ha avuto il bimbo di Paola Caruso?
Durante il viaggio, il piccolo Michele aveva improvvisamente accusato un malessere e, di conseguenza, un medico locale aveva somministrato un’iniezione che, purtroppo, si era rivelata gravemente dannosa.
Paola ha raccontato: “Mio figlio, che fino al pomeriggio aveva giocato e corso come un bambino sano, all’improvviso non sentiva più una delle sue gambe. Da quel momento, è iniziato un vero incubo, con numerosi esami neurologici e lunghi periodi passati in ospedale.” L’unica speranza per riportare Michele a camminare era un intervento chirurgico, al quale si è sottoposto nel mese di maggio Paola aveva preso questa decisione con la speranza di offrire al suo bambino la possibilità di una vita normale e senza l’ausilio costante di un tutore.
Oggi, sembra che l’operazione stia dando i suoi frutti, aprendo nuove prospettive e speranze per Michele, che è tornato a camminare. (clicca qui per approfondire)
Che puntura gli è stata fatta?
Nella puntata di Verissimo del 29 gennaio 2023, Paola Caruso ha raccontato il dramma vissuto da lei e suo figlio durante la vacanza in Egitto.
Ha spiegato che il piccolo aveva cominciato a manifestare sintomi di malessere subito dopo il loro arrivo, forse a causa del drastico cambiamento di temperatura tra il freddo del loro luogo di provenienza e il caldo di Sharm el-Sheikh. La febbre del bambino aveva raggiunto i 38 o 39 gradi, nonostante i tentativi di somministrare farmaci antipiretici. Preoccupata, la madre aveva chiamato un medico locale.
Paola ha continuato a raccontare con grande emozione: “Il medico che è venuto in camera da letto per visitare Michele parlava arabo. La struttura ci ha fornito un traduttore. Il medico ha proposto di somministrare una puntura per abbassare la febbre, e benché io fossi inizialmente contraria, ho deciso di fidarmi, dato che si trattava di un professionista. Purtroppo, questa scelta si è rivelata catastrofica.”
Il medico aveva iniettato un farmaco che era vietato per i bambini in tutto il mondo. Paola ha spiegato tra le lacrime: “Dopo quella puntura, mio figlio ha urlato terribilmente forte. Gli ho detto che era la prima volta che riceveva un’iniezione e che si sarebbe sentito meglio. Ma mezz’ora dopo, quando gli ho chiesto se la febbre fosse scesa come aveva detto il medico, Michele si è alzato dal letto e è caduto a terra… Non sentiva più una gamba e non riusciva a muoverla. Sono diventata pazza, ho perso la testa. Non riuscivo a comprendere cosa stesse succedendo. Da quel giorno, il 21 novembre, la nostra vita è stata stravolta. Siamo stati immediatamente ricoverati in ospedale, dove quattro medici hanno identificato la lesione del nervo sciatico causata dalla puntura.”