Primo posto in campionato e vittoria contro l’Union Berlino per partire alla grande in Champions League. L’inizio di stagione del Real Madrid è partito sotto i migliori auspici, nel segno della linea verde rappresentata da quel Jude Bellingham leader dei Blancos con 6 reti all’attivo (5 nella Liga e una in Europa). Eppure, nonostante l’ottimo inizio, Carlo Ancelotti deve fare attenzione ad un clima di ostilità all’interno del gruppo squadra. A causa di Luka Modric e Toni Kroos, i più esperti di tutta la rosa.
Real Madrid, perchè Modric e Kroos ce l’hanno con Ancelotti
Ma perchè Kroos e Modric ce l’hanno con Ancelotti? Bisogna partire dai piani alti della società, che durante il ritiro estivo della squadra aveva chiesto ad Ancelotti di formare una squadra strutturata su una robusta linea verde. Avanti coi giovani, questo il motto, che il tecnico sta portando avanti e i risultati ad ora hanno confermato la bontà della decisione. Peccato però che questa scelta non sia stata condivisa da Modric e Kroos, i senatori con anni ed anni d’esperienza sulle spalle.
Proprio il tempo che passa è il nemico dei due giocatori, che continuano ad essere i punti di riferimento dello spogliatoio, a discapito di una titolarità non più certa. Ancelotti ha sposato la politica del club, e questo ai due non piace, sentono di poter dare ancora tanto alla squadra. Ma i fatti parlano chiaro, Modric e Kroos vedono spesso la panchina. Lo dicono i numeri: il croato è sceso in campo solamente 242 minuti dall’inizio della stagione, mentre il tedesco è fermo a 278.
Troppo poco per i due, a cui non basta un ruolo da guida senza poter giocare, vogliono continuare ad essere decisivi ancora sul rettangolo verde. E’ il messaggio indirizzato ad Ancelotti, che per ora non cambia idea, vuole continuare a portare avanti la politica giovani se questa porta benefici in termini di collettivo, senza ovviamente mettere da parte i suoi due pupilli che gli hanno permesso di vincere tanto sulla panchina Blanca.
Una vita al Real Madrid
Modric e Kroos hanno scritto pagine di storia importanti nel Real Madrid. Il croato è arrivato in Spagna nel lontano 27 agosto del 2012 dal Tottenham, e da lì è diventato subito il punto di riferimento del centrocampo blanco, abile in fase di impostazione e recupera palloni in fase di non possesso. Con Ancelotti diventa inamovibile, vincendo tutti i trofei possibili più il Pallone d’Oro nel 2018, per un totale fino ad ora di 332 presenze e 26 gol.
Toni Kroos invece ha conosciuto il Real nel 17 luglio del 2014. Per lui parlano le 278 presenze e i 21 gol, ma sopratutto la capacità naturale di poter dettare i tempi di gioco in base alla velocità che tende a dare il centrocampista tedesco, che come Modric riesce a vincere una valanga di trofei con il Real Madrid. I due hanno scelto il Real Madrid per la vita, ma vedere il campo così poco è una scelta che non riescono ad accettare per ciò che hanno dato alla squadra. Ecco perchè Ancelotti vuole trovare la soluzione, questo è il suo ultimo anno in Spagna (siederà sulla panchina del Brasile a fine campionato), vuole lasciarsi al meglio con i suoi due figliocci.