È finito in manette, durante un’operazione antimafia denominata Karpanthos, Fabrizio Rizzuti, sindaco di Cerva, piccolo Comune con poco più di 1.000 abitanti nella provincia di Catanzaro. Scopriamo meglio chi è il primo cittadino e come mai è stato arrestato dai carabinieri nelle prime ore dell’alba della mattina di venerdì 22 settembre 2023.
Chi è Fabrizio Rizzuti, il sindaco di Cerva (Catanzaro)
Fabrizio Rizzuti, sindaco di Cerva, è stato raggiunto da un provvedimento cautelare nell’ambito di un maxi bliz compiuto dai carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro. A coordinare le operazioni è stata la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri.
Oggi sono stati impiegati oltre 400 militari, che hanno eseguito ordinanze su tutto il territorio nazionale. Tra le persone fermate e arrestate, indiziate a vario titolo di diversi reati legati alla ‘ndrangheta, è spuntato anche il primo cittadino di Cerva.
Classe 1974, Fabrizio Rizzuti è nato il 30 novembre. È laureato ed risulta essere iscritto alla categoria professionale dei Commercialisti e Assimilati. Si era candidato per la prima volta nel 2017 come sindaco della cittadina in provincia di Catanzaro, avendo la meglio su Mario Marchio, per una manciata di voti. Oggi milita nel partito politico “Progetto Futuro”.
Rizzuti ha vinto le elezioni a Cerva poi anche nel giugno del 2022, ottenendo il 54,2% dei voti e superando Serafina Colistra, altra candidata in corsa per la carica di sindaco. Dopo la vittoria fu eletto primo cittadino. Egli dunque ricopriva questa carica da poco più di un anno.
Le accuse
Oggi, venerdì 22 settembre 2023, il sindaco di Cerva è finito in manette nell’ambito di una grande operazione svolta per contrastare la ‘ndrangheta sul territorio nazionale. Diverse sono le accuse che sono state mosse nei confronti dei destinatari dei provvedimenti cautelari.
Parliamo per lo più di reati di associazione a delinquere di tipo mafioso e/o finalizzate al traffico di stupefacenti, con l’utilizzo di armi e oggetti pericolosi. Ai soggetti fermati sono contestati anche delitti come estorsione, rapina, ricettazione, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
Per quanto riguarda nello specifico Fabrizio Rizzuti, l’accusa è di scambio elettorale politico mafioso. Ad essere coinvolto sarebbero anche un assessore, il 42enne Raffele Scalzi, e un consigliere comunale, il 47enne Raffaele Borelli. Tutti e tre al momento si trovano agli arresti domiciliari.
Secondo quanto emerso dalle indagini, ci sarebbe stata l’influenza di un gruppo criminale ‘ndranghetista di Cerva per quanto riguarda le elezioni amministrative che si erano tenute nel 2017. Queste si erano concluse con la vittoria di Rizzuti.
Pare che i tre soggetti in questione si siano rivolti a Tommaso Scalzi, un uomo noto alle forze dell’ordine e già condannato per associazione mafiosa, nonché soggetto ritenuto vicino a Franco Coco Trovato. Essi gli avrebbero chiesto di procacciare loro dei voti, promettendo in cambio somme di denaro e percentuali sugli appalti pubblici comunali.
L’operazione dei carabinieri di questa mattina
L’operazione di oggi, guidata dal procuratore Nicola Gratteri, ha visto l’impegno di più di 400 carabinieri. Le misure cautelari sono state fatte da Nord a Sud Italia e hanno colpito in totale 52 soggetti. Nello specifico 38 sono finiti in carcere, 8 hanno l’obbligo di presentazione. Gli altri 6 – tra cui il sindaco di Cerva – sono stati messi agli arresti domiciliari.
I 52 soggetti, uomini e donne, sono tutti gravemente indiziati di vari reati e vari delitti riconducibili ad associazioni criminali organizzate di tipo ‘ndranghetistico. Queste persone, al momento, sono accusate, ma non ritenute colpevoli. Rimangono in attesa di giudizio. Le prove a loro carico sono comunque molto pesanti.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, con ogni probabilità, si terranno processi nei tribunali di competenza. Ad ora il primo cittadino di Cerva, in provincia di Catanzaro, resta agli arresti domiciliari.