Prosegue l’attività sismica a Napoli, con lo stesso epicentro dello scorso 7 settembre, quando i sismografi registrarono una scossa da 3.8 di magnitudo. Questa mattina, alle 11.02, l’evento è stato di 3.0, a una profondità di un chilometro, facendo seguito ai due avvertiti tra mercoledì sera alle 19.45 e la notte tra mercoledì e giovedì alle 0.54. L’intensità era stata, rispettivamente, di 2.0 e 2.5.
Nuova scossa di terremoto oggi a Napoli, gli esperti si esprimono sul rischio di eruzioni vulcaniche
La scossa di oggi è stata avvertita distintamente dalla popolazione, anche nelle vicine zone di Bagnoli e Fuorigrotta, oltre che a Bacoli e Pozzuoli. Al momento, non si segnalano fortunatamente danni a cose o persone.
Quello in atto, ha confermato l’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, è uno sciame sismico. In seguito alla scossa di stamane, la sede centrale della Protezione Civile si è messa in contatto con i distaccamenti locali. Lo scorso 9 settembre, in un aggiornamento in tema di “origine degli sciami sismici ai Campi Flegrei“, gli studiosi dell’Ingv Mauro Di Vito, Francesca Bianco e Carlo Doglioni hanno scritto:
Dall’Ingv scrivono: “Relativamente bassa la probabilità di eruzione”
Attualmente, la probabilità di una eruzione vulcanica è relativamente bassa, proprio perché non vi sono evidenze di risalita di magma verso la superficie. Inoltre, il volume crostale sollevato al momento è pari a dimensioni molto inferiori al km3, vincolando le dimensioni dei fluidi nell’area di alimentazione del sollevamento. I dati sismici, geochimici, le deformazioni del suolo, le variazioni termiche superficiali e in pozzo, le variazioni gravimetriche non forniscono, allo stato attuale, indicazioni che il magma stia risalendo verso la superficie. Tuttavia, il vulcano ha la sua inarrestabile naturale evoluzione e, prima o poi, tornerà a eruttare.
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