Il governo ha presentato oggi, venerdì 22 settembre, la richiesta di pagamento della quarta rata del Pnrr alla Commissione europea. Tale richiesta era subordinata al raggiungimento dei 28 obiettivi previsti.
A darne conferma il ministro competente Raffaele Fitto, che rivendica “il frutto di un proficuo lavoro svolto in piena sintonia con la Commissione europea”.
Da Bruxelles, spiega il ministro per gli Affari europei, era arrivato lo scorso 28 luglio il via libera alla proposta di modifica di 10 obiettivi “e di aggiunta della milestone relativa ai posti letto per gli studenti universitari”.
La revisione degli obiettivi è stata definitivamente approvata dal Consiglio affari generali dell’Unione Europea il 19 settembre.
Quarta rata Pnrr, Fitto: “Erogazione dell’importo dovuto avverrà nei prossimi mesi”
Presentata dall’Italia l’11 luglio scorso, la richiesta di modifica della quarta rata ha ricevuto il semaforo verde da parte della Commissione poco più di due mesi dopo. Un’ulteriore conferma dopo l’ottenimento della terza rata, pari a 18,5 miliardi di euro.
Il prossimo passo consiste nella verifica da parte dell’organo esecutivo Ue, prima di giungere al pagamento. Gli obiettivi “che il governo ritiene raggiunti”, spiega Fitto, “riguardano importanti riforme“. A cominciare da quelle relative alla giustizia e al codice dei contratti pubblici, fino “alla pubblica amministrazione, la legge per le persone non autosufficienti nonché le semplificazioni per la diffusione dell’idrogeno“.
Fitto snocciola poi alcuni esempi in merito alle aree nelle quali i fondi europei verranno impiegati.
Gli obiettivi in tema di investimenti riguardano la sperimentazione dell’idrogeno nel settore stradale e ferroviario, l’aggiudicazione degli appalti per il progetto sport e inclusione sociale, gli asili nido, l’installazione di ricariche elettriche, il rinnovo del parco ferroviario regionale con treni alimentati con combustibili puliti, tecnologia satellitare, cinecittà, digitalizzazione, imprese femminili, produzione di idrogeno nei siti dismessi e investimenti per combattere la povertà educativa nel mezzogiorno, oltre che gli interventi per l’incremento dei posti letto per studenti universitari.
L’erogazione dell’importo dovuto, pari a 16,5 miliardi di euro, avverrà da parte della Commissione “nei prossimi mesi”. Bisognerà dunque attendere dell’iter di valutazione previsto dalle procedure comunitarie, conclude il ministro, “in linea con quanto già fatto con le precedenti richieste di pagamento”.