Milano Cortina 2026: dopo le polemiche per la ristrutturazione, sembra non ci sia nessun costruttore per la tanto dibattuta pista da bob

Nessun costruttore per la pista da bob di Milano Cortina

Milano Cortina 2026: dopo le polemiche per la ristrutturazione, sembra non ci sia nessun costruttore per la tanto dibattuta pista da bob. Recentemente avevamo riportato le dichiarazioni sull’argomento rilasciate dal presidente del CONI Giovanni Malagò in occasione della presentazione milanese, presso la Sala Buzzati, del sesto Festival dello Sport, il quale aveva parlato di “Criticità all’ordine del giorno” ma “non cambiamo dossier”. In merito al dibattito, l’ufficio stampa della Fondazione Milano Cortina 2026 aveva comunicato, citando le prime righe di una dichiarazione ufficiale, che “In riferimento alle dichiarazioni rilasciate in data odierna a mezzo comunicato stampa congiunto dalle associazioni di protezione ambientale Cai, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, TCI e WWF, Fondazione Milano Cortina 2026 precisa e ribadisce per l’ennesima volta che le cifre riportate dal comunicato delle 8 associazioni, relative al presunto costo di utilizzo dell’impianto di Innsbruck (12 milioni), risultano quanto mai errate e non prendono in considerazione tutti gli importanti costi accessori derivanti dall’eventuale trasferimento delle gare di Bob, Skeleton e Slittino dal territorio italiano a quello austriaco o in eventuali altri siti stranieri“. Il Cortina sliding center Eugenio Monti, è infatti predisposto ad ospitare le gare di bob, slittino e skeleton. Fonte di discussione (oltre alle questioni relative i costi e alle tempistiche) è il possibile impatto ambientale dei lavori per la ristrutturazione di tale location (attualmente in disuso), soprattutto nell’ottica di un evento che vuole essere a impatto zero.

Ulteriore aggiornamento della vicenda riguardante la pista da bob (come riportato dalle maggiori testate giornalistiche nazionali) riguarda l’assenza di un costruttore. Il Sole 24Ore scrive infatti che al termine della giornata di ieri, la Simico – ovvero la società pubblica incaricata della costuzione delle infrastrutture di Milano Cortina – non aveva fornito aggiornamenti sugli esiti della seconda asta. Nessun risposta è pevenuta dagli inviti mirati fatti alle aziende costruttrici italiane da cui ci si aspettava una risposta proprio ieri. La seconda gara ha fatto seguito ad una prima avvenuta a luglio (aperta a giugno), anche questa con nessun esito.

A riguardo, la Simico non ha rilasciato al momento della scrittura di questo articolo nessun commento ufficiale.

Milano Cortina 2026 e la sorte della pista da bob Eugenio Monti

A seguito degli aggiornamenti, anzi a seguito dell’assenza di aggiornamenti da parte della Simico riguardanti la “seconda chiamata” è lecito chiedersi quali saranno gli sviluppi connessi alla pista da bob Eugenio Monti, considerando che la realizzazione e collaudo dell’impianto sarebbe prevista per la fine del 2025. Si ipotizza – senza tralasciare le questioni tecniche e le tempistiche – che alla luce dell’aumento dei prezzi che hanno coinvolto l’enegia e le materie prime, per i potenziali gruppi edilizi coinvolti la base d’asta prefissata a 81 milioni non corrisponda più economicamente all’effettivo lavoro da attuare. Quali sono le possibili soluzioni? Alcune ipotesi potrebbero essere: presentare un’altra gara ma ad una cifra superiore o utilizzare strutture già esistenti. Torna poi la già menzionata ipotesi si “spostare” la questione nelle due location straniere che hanno mostrato la loro disponibilità ad ospitare l’evento, ovvero Innsbruck e Saint Moritz.

Intanto, le voci contrarie non intendono placarsi. Infatti, domenica 24 settembre proprio a Cortina d’Ampezzo, alle ore 10:30 in piazza Dibona, è in programma la manifestazione “Pista da bob, ultima chiamata”, organizzata dalla comunità ampezza. Come già esplicitato dal nome, il fine dell’iniziativa è ancora quello di manifestare il proprio dissenso riguardante la sorte della tanto dibattuto location dei XXV Giochi olimpici invernali.