A Palermo è emergenza incendi. Una situazione ulteriormente esasperata nella notte tra giovedì 21 settembre e oggi, venerdì 22. Le fiamme si sono sviluppate nella zona di Brancaccio, tra le vie Fichidindia e San Ciro.

Il rogo ha messo le strette i residenti del posto, costringendo le persone ad uscire per strada. Qualcuno si è addirittura arrampicato sui tetti pur di fuggire. Allo stesso modo dello scorso luglio, i vigili del fuoco sono stati costretti al superlavoro: soltanto nell’ultima notte hanno dovuto effettuare oltre 40 interventi. Per lo spargimento d’acqua impiegati anche diversi Canadair.

Allerta rossa anche per le province di Messina e Trapani, arancione per le altre sei.

Emergenza incendi Palermo, tutti i territori coinvolti. Stop al traffico ferroviario

Uomini e mezzi del corpo del comando provinciale dei pompieri hanno dovuto combattere anche le elevate temperature, frutto dei venti di scirocco. L’aria calda e secca proveniente da sud-est non ha fatto altro che alimentare le fiamme, che hanno divorato alcuni terreni, molti dei quali incolti e abbandonati.

Gli interventi hanno riguardato i territori di Altofonte, Gratteri, Gibilrossa, Misilmeri, Piana degli Albanesi, Torretta e Prizzi. Dalla mattina di oggi tre Canadair hanno sorvolato le località di Gratteri, Gibilrossa e Santa Cristina.

Proprio a Gibilrossa, frazione di Misilmeri, lingue di fuoco hanno avvolto le ville ubicate sul costone roccioso. Sul posto, per limitare i danni, il personale di vigili del fuoco, guardia forestale e i volontari della protezione civile. Per il momento, con i roghi ancora attivi, resta impossibile stabilire la corretta entità dei danni.

Un altro incendio è scoppiato nella serata di ieri lungo la linea ferroviaria tra Cinisi e Partinico. Il fuoco è divampato in località Monte Palmeto, rendendo necessario l’intervento dei Canadair. Per far fronte all’emergenza le autorità hanno imposto l’interruzione momentanea del traffico ferroviario.

Nel commentare la vicenda, il vescovo di Cefalù Giuseppe Marciante mostra tutta la propria rabbia di fronte “all’inerzia colpevole dei vari governi regionali”.

Occorre organizzare una protesta generale. Mi dispiace tanto: tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia. Sono vicino alla comunità di Gratteri per l’ingente danno ambientale subito. Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile.

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