La fine del mercato tutelato si avvina! Ancora qualche mese e molti contribuenti dovranno dire addio al mercato tutelato per la fornitura del gas, la cui scadenza e fissata per il mese di gennaio, mentre per la fornitura elettrica slitta ad aprile. Gli scenari futuri potrebbero essere diversi; di recente, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha spiegato la presenza di attente valutazioni sulla transazione temporanea di uscita dal mercato tutelato. Particolare attenzione sarà rivolta ai clienti domestici e fragili, valutando l’indice dei prezzi dell’energia rapportata alla fascia storica.
Fine del mercato tutelato
Attualmente, non sono state diramate indicazioni certe sulla fine del mercato tutelato. È possibile che i prezzi resteranno invariati, ma non si esclude un’oscillazione in rialzo degli stessi. Per ora, rimangono tutelate dal mercato all’incirca 10 milioni di famiglie, che potrebbero rischiare di pagare di più. Nelle ultime ore, sono moltissime le domande ricevute che sollevano il problema del cambio e chiedono “cosa accadrà alle famiglie italiane che ritardano l’ingresso al mercato libero”. È importante sapere cosa accadrà a chi non sceglierà un altro operato entro la scadenza fissata per gennaio (gas) e aprile (luce).
Su questi punti, il governo sembra avere le idee chiare. Fratin rassicura, precisando che saranno attivate delle “campagne di comunicazione istituzionale in collaborazione con l’Arera e il supporto di Acquirente Unico”.
Viene garantita la massima divulgazione delle informazioni sulla fine del mercato tutelato attraverso una pluralità di canali divulgativi e sui principali media a diffusione nazionale.
Come spiega Il Giornale, al fine di garantire il rispetto della normativa saranno adottate diverse strategie:
“In materia di apertura del mercato, sulle caratteristiche del servizio a tutele graduali, sulle relative tempistiche, sugli obblighi e sui diritti dei clienti finali, nonché sulle opportunità del mercato in termini di potenziali vantaggi derivanti da una pluralità di offerte, trasparenti e confrontabili”.
In questo modo, tutti gli utenti che viaggiano nel mercato tutelato saranno informati delle scadenze e della possibilità di scelta verso altro operatore, con un largo e tempestivo anticipo rispetto alla fine del mercato tutelato stesso.
Le prime comunicazioni saranno trasmesse tramite le bollette in perfetta linea con le disposizioni normative, al fine di:
“Rafforzare la trasparenza e la chiarezza informativa sulle condizioni di fornitura e sui prezzi, in modo da agevolare il confronto autonomo dei clienti fra l’offerta economica di tutela e le alternative disponibili sul mercato”, ha concluso Fratin.
Cosa cambia con la fornitura della elettrica
Le preoccupazioni dei clienti con un servizio di distribuzione dell’energia elettrica su rete di maggior tutela sono molte.
Molti temono l’interruzione del servizio. In merito a quest’ultimo punto, è importante capire che nessuno subirà disagi, perché viene garantito il passaggio automatico al Servizio a tutela graduali (Stg), già messo in atto dalle microimprese. Tuttavia, per la conferma dell’operatore, occorre attendere l’esito della vincita delle gare d’asta fissate nei prossimi mesi.
In ogni caso, è importante sapere che il Stg non potrà gestire il servizio per un lungo periodo, ma avrà una durata temporanea di almeno tre anni.
Cosa cambia per la fornitura del gas
Per quanto riguarda la fornitura del gas, le condizioni non cambiano: se il cliente non esercita il diritto di scelta, non sarà attivata la sospensione del servizio.
La fornitura sarà garantita dal fornitore preesistente, mentre i prezzi oscilleranno in base alle variazioni del Punto di Scambio Virtuale (Psv), ai quali si aggiunge un prezzo stabilito dal venditore sotto la supervisione di ARERA.