Si torna a parlare oggi, venerdì 22 settembre 2023, ad oltre un anno di distanza, della brutale aggressione ai danni di un dirigente di un cantiere Tav in Veneto. Il motivo? Il carabinieri del nucleo investigativo di Vicenza hanno fermato e arrestato oggi tre soggetti ritenuti responsabili del violento pestaggio avvenuto contro l’uomo.

Vicenza, aggressione a dirigente cantiere Tav nel maggio del 2022: oggi gli arresti

Alle prime ore dell’alba di questa mattina tre uomini, accusati di aver dato vita ad una aggressione fatta ad un dirigente di un cantiere Tav (acronimo che indica la linea di treni ad alta velocità) sono finiti in manette. I soggetti sono tutti residenti nelle province di Milano e di Monza Brianza.

Gli uomini arrestati oggi, venerdì 22 settembre 2023, hanno 45, 46 e 52 anni. Secondo quanto si apprende dalle prime informazioni su questo caso, sembra che tutti e tre abbiano dei precedenti penali.

Essi sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare. Ad eseguirle sono stati i militari dell’Arma. I carabinieri dunque hanno proceduto al fermo e all’arresto di questi tre uomini, ritenuti possibili responsabili del violento pestaggio avvenuto nel maggio del 2022 ai danni di un professionista che guidava i lavori in un cantiere Tav in Veneto.

Cos’era successo

I fatti risalgono a maggio dello scorso anno quando, improvvisamente, un dirigente della Salcef, azienda che lavora alla progettazione dei cantieri dei treni ad alta velocità in Veneto, era stato assalito da degli uomini era stato assalito fuori dal suo luogo di lavoro.

Egli aveva denunciato l’accaduto ed erano partite le indagini, durata alcuni mesi. Tali indagini hanno portato oggi alle misure di custodia cautelare nei confronti di tre uomini residenti nelle province di Milano e di Monza Brianza.

La vittima di questo pestaggio era stato un uomo romano che all’epoca dei fatti aveva 66 anni. Gli aggressori lo avevano picchiato e colpito con una mazza da baseball mentre egli si trovava all’esterno del cantiere Tav di Montebello Vicentino, in provincia di Vicenza, dove stava svolgendo regolarmente il suo lavoro.

Il 66enne aveva riportato ferite e lesioni piuttosto gravi. Egli si era recato in ospedale, dove era stato assistito e curato. In un secondo momento poi il dirigente della Salcef aveva denunciato l’accaduto successo nel cantiere veneto in cui stava lavorando regolarmente.

La dinamica dell’aggressione al dirigente cantiere Tav

Di fondamentale importanza per ricostruire la dinamica dell’aggressione avvenuta a maggio nel 2022 ai danni dell’uomo sono state le immagini immortalate dalle videocamere di sorveglianza della zona.

Gli inquirenti, dopo averle analizzate, hanno capito che i tre aggressori, quel giorno, sembrano aver aspettato la vittima per diverse ore proprio all’esterno del cantiere nel quale lui lavorava.

Stando a quanto si apprende, gli uomini si sarebbero serviti poi di un suv con il quale avrebbero bloccato l’auto del 66enne intento ad uscire dopo la fine del suo turno lavorativo.

A questo punto, lo avrebbero preso e picchiato con una mazza da baseball, provocandogli traumi e fratture gravi su tutto il corpo. Proprio tale momento era stato ripreso da alcune telecamere di sicurezza della zona.

Grazie a queste immagini, gli investigatori hanno ottenuto elementi utili per identificare i tre aggressori. Pare inoltre che essi avrebbero smesso di aggredire la vittima solamente quando hanno visto alcune operai arrivare al cantiere.

Chi sono i tre arrestati?

Gli uomini di 45, 46 e 52 anni sono stati raggiunti dalle ordinanze di custodia cautelare eseguiti dai carabinieri questa mattina. Come anticipavamo prima, sembra che tutti e tre abbiano dei precedenti penali alle loro spalle.

Uno di questi inoltre sarebbe stato sottoposto all’affidamento in prova in servizi sociali e non avrebbe potuto lasciare la Lombardia, Regione in cui risiede. Adesso gli inquirenti, coordinati dalla Procura di Vicenza, continuano a lavorare su questo caso per cercare di capire il preciso movente di questa violenta aggressione.