Via dai verbali le parti non rilevanti, limiti agli ascolti a ‘strascico’: cambiano ancora le intercettazioni con gli emendamenti al decreto omnibus sulla giustizia alla Camera. Un risultato che Forza Italia incassa dopo aver ceduto ieri a Fratelli d’Italia stralciando la stretta sugli ascolti tramite trojan per superare l’impasse che si era creato. Un compromesso in nome di un delicato equilibrio di governo che conferma come la giustizia sia materia incandescente.
Il compromesso raggiunto dal governo
Ecco allora le modifiche apportate alla Camera al decreto varato prima della pausa estiva, il cui fulcro sono le norme volute dalla premier Meloni e dal sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano contro la mafia. Nel verbale delle intercettazioni, – prevedono gli emendamenti firmati dal forzista Tommaso Calderone – “potrà essere trascritto soltanto il contenuto delle comunicazioni intercettate rilevante per le indagini” mentre “i contenuti non rilevanti ai fini dell’indagine non sono trascritti neppure sommariamente e nessuna menzione ne viene riportata nei verbali e nelle annotazioni della polizia giudiziaria”. Inoltre, gli ascolti cosiddetti a ‘strascico’ potranno essere ammessi solo per i reati per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza. Non più, invece, per una serie di reati, tra cui quelli contro la Pa, espressamente previsti, con una modifica al codice di procedura penale, dalla ‘Spazzacorrotti’. Sulle intercettazioni resta poi l’asse con i centristi: con un emendamento di Enrico Costa (Azione) il pm dovrà indicare per iscritto quanto ha speso per ogni intercettazione.
Insorge il Movimento 5 Stelle
Il limite agli ascolti a ‘strascico’ fa insorgere il Movimento 5 Stelle: “Il governo getta ancora una volta la maschera mostrando il suo programma in materia di Giustizia: garantire impunità per i reati contro la Pa, quelli dei colletti bianchi”. Mentre Forza Italia rivendica il provvedimento. “Già nell’ambito della indagine conoscitiva presso la Commissione giustizia al Senato – dice il senatore forzista Pierantonio Zanettin – pressoché tutti gli auditi hanno suggerito di limitare questo genere di intercettazioni. Nel bilanciamento degli interessi in gioco non possono avere identica disciplina legislativa reati con diverso grado di offensività sociale”. Quanto ai trojan, il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli avverte: “Noi abbiamo limitato all’essenziale questi emendamenti perché c’è una presa di posizione precisa del ministro Nordio che da qui a breve presenterà una proposta che rielabora l’utilizzo delle intercettazioni e dei mezzi di captazione”.