È stato pubblicato in GU il decreto sulla Zes unica al sud. A decorrere dal 1° gennaio 2024, viene riconosciuto un nuovo contributo sottoforma di credito di imposta per l’acquisizione di beni strumentali destinati alle strutture produttive.

Nel cosiddetto decreto sud ci sono una serie di novità, in particolar modo disposizioni in materia di politiche di coesione per il rilancio dell’economia nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia.

Tra le tante, appunto, quella sulla Zes unica. Spieghiamo di cosa si tratta e quali sono i nuovi incentivi disponibili dal 2024.

Zes unica al sud: il decreto è stato pubblicato in GU

Il Decreto sud è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, il 7 settembre 2023, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il 19 settembre 2023.
Al suo interno sono contenuti diversi provvedimenti, con particolare attenzione alle politiche di coesione per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno d’Italia.

Una misura particolarmente importante è la riunificazione in una Zes unica al Sud. Cos’è la Zes, si tratta della Zona economica speciale che comprende:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia;
  • Sardegna.

Nel complesso, gli oneri disponibili sono quantificati in 8.250.579 euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2034.

Come si legge sul sito FiscoOggi, il giornale online dell’Agenzia delle entrate:

“Con la nuova norma viene previsto anche un sistema di governance della Zes unica con cabina di regia per lo sviluppo delle aree interne istituita presso la presidenza del Consiglio dei ministri, alla quale saranno attribuite le funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio della nuova Zona”.

Come funziona

La Zes unica per il Mezzogiorno verrà istituita dal 1° gennaio 2024 e le regioni coinvolte potranno beneficiare di speciali condizioni per investimenti e attività di sviluppo d’impresa per le aziende.

Come funziona? La Zes prevede una Cabina di regia con funzioni di:

  • Indirizzo;
  • Coordinamento;
  • Vigilanza;
  • Monitoraggio.

Presso la Presidenza del Consiglio verrà creata una Struttura di missione per Zes che durerà tre anni. La struttura sarà così costituita:

  • Un coordinatore;
  • Due direzioni generali;
  • Quattro uffici di livello dirigenziale non generale.

La Cabina di regia dovrà individuare i settori da promuovere, gli investimenti da agevolare e tutti gli interventi da incentivare per lo sviluppo del territorio.

I compiti della Struttura di missione Zes verranno stabiliti con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che dovrà essere adottato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Tra i diversi obiettivi c’è anche l’attuazione più efficace e tempestiva del PNRR.

Quali sono gli incentivi e le agevolazioni

Le aziende operative e quelle che si insedieranno nell’area Zes godranno di una serie di benefici e vantaggi fiscali.
Ci sono le consuete agevolazioni amministrative e finanziarie e anche l’accesso ad un’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e per il riconoscimento di un credito d’imposta sugli investimenti produttivi.

Per il triennio 2024-26, le imprese che acquisiscono beni strumentali destinati alle strutture produttive ubicate nell’area Zes, viene concesso un credito d’imposta, nella misura massima consentita.

Il credito d’imposta potrà essere riconosciuto a fronte di nuovi investimenti:

  • Per l’acquisto o leasing di nuovi macchinari, impianti e attrezzature destinati alle strutture produttive già esistenti o impiantate nel territorio;
  • Per l’acquisto di terreni e l’acquisizione, realizzazione o l’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

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