I diritti tv della serie A femminile sono stati venduti soltanto in parte perchè il pacchetto pay della serie A non ancora lo ha voluto comprare nessuno.

Questa estate prima che iniziasse la nuova stagione calcistica il, bando che metteva a disposizioni delle emittenti la possibilità di aggiudicarsi i diritti per trasmettere in chiaro il massimo campionato di calcio femminile è stato vinto dalla Rai che evidentemente ha piazzato l’offerta migliore.

Già dalla prima giornata di campionato la partita a settimana prescelta da far vedere gratuitamente a tutti i tifosi e gli appassionati di calcio è stata mandata in onda su Rai Sport.

Se dunque fino all’anno scorso gli utenti dovevano sintonizzarsi su La7, oggi ogni sabato o domenica (a seconda dell’incontro scelto) dovranno pigiare col telecomando il numero 58 del digitale terrestre.

La serie A femminile però non è soltanto una partita a settimana, e le altre? Le altre 4 partite come ogni anno venivano trasmesse come accade del resto con il calcio maschile su piattaforme on line o satellitari capsci anche di trasmettere in diretta streaming oltre che sulla Tv.

In passato Sky e DAZN erano quelle che permettevano a tutti i loro abbonanti di seguire le partite che appartenevano al cosìdetto pacchetto Pay, ovvero a pagamento.

Diritti tv pacchetto pay serie A femminile

Quest’anno sta accadendo qualcosa di clamoroso. Mentre la Rai si èaggiudicato il pacchetto delle partite da trasmettere in chiaro subentrando di fatto alla La7, il bando del pacchetto pay è andato a vuoto già un paio di volte, nel senso che nessuna emittente ha proposto offerte.

La Lega così ha deciso temporeggiare prolungando il termine di scadenza del bando nella speranza che qualche broadcaster si presenti.

Be.piTv per la serie B femminile

Mentre le difficoltà ad aggiudicare il pacchetto pay della serie A femminile sono tante anche per effetto di una mancata proposta concreta dal giorno in cui è stao aperto il bando, la serie B femminile ha trovato il suo aquirente, Be.Pi Tv che coprirà mediaticamente parlando il campionato cadetto per tutto l’anno sul suo canale youtube.

La serie B traina più della A femminile?

Non sappiamo i motivi per i quali non ancora nessun broadcaster si fa sotto per acquisire il pacchetto pay della serie A femminile ma possiamo immaginare che dietro la scelta di certe emittenti ci possa stare il fatto che evidentemente la A femminile non traina tanto pubblico quanto ne possa trainare evidentemente la serie B nonostante la militanza di squadre blasonate che raccolgono milioni di tifosi.

Mentre il campionato di serie A è composto solo da 10 squadre, quello cadetto giocato da 16 squadre vede più presenza numericamente parlando di società importanti.

Evidentemente i tifosi della Lazio, del Chievo Verona, del Genoa, del Parma, della Ternana e Brescia unitamente a quelli delle altre mano blasonate seguono di più l’evento calcistico femminile anche se si tratta del secondo campionato nazionale rispetto ai tifosi di Juve, Milan, Inter, Fiorentina e Roma.

Tra gli altri motivi potrebbe risiedere il fatto che il campionato di A così com’è strutturato anche se solo dall’anno scorso ha cambiato format non è poi così entusiasmante con le poche squade che si sfidano in poche giornate e poi rigiocano nuovamente contro ai playoff.

La B in questo senso apparirebbe più interessante, il classico girone all’Italiana con più squadre attirerebbe l’attenzione dei più.