L’Idrogeno, con emissioni inquinanti nulle, è il vettore energetico in grado di sostenere la transizione energetica.
Con quattrocento cinquanta milioni di euro stanziati dal PNRR, per il finanziamento di attività di ricerca industriale e per lo sviluppo sperimentale dell’Idrogeno per ridurre le emissioni inquinanti, il vettore energetico green assume un ruolo fondamentale nella transizione energetica.
La società TH2ICINO, attiva nel settore della tecnologia associata all’Idrogeno, con il coordinamento di RINA Consulting, multinazionale con sede a Genova che opera nel settore dell’energia, intende realizzare, nei prossimi quattro anni, un distretto tecnologico dell’idrogeno nell’area adiacente all’aeroporto di Malpensa.
Con un investimento da diciotto milioni di euro, destinati allo sviluppo e all’integrazione della tecnologia per la transizione energetica dai combustibili fossili verso il vettore energetico green, si stima una riduzione annua di quattromila quattrocento tonnellate di anidride carbonica.
Il progetto, per la completa de-carbonizzazione del comparto aeroportuale, permetterà di utilizzare l’idrogeno sia nella logistica aeroportuale sia per l’utilizzo come combustibile aeronautico.
Con gli obiettivi dalla de-carbonizzazione, da raggiungere entro il 2050 attraverso la road map scandita dal Green New Deal, l’Hydrogen Valley di Malpensa permetterà al bel paese di sviluppare una rete d’integrazione del vettore energetico green.
Idrogeno, l’Hydrogen Valley di Malpensa:
Il progetto dell’Hydrogen Valley, che interesserà Malpensa, permetterà uno sviluppo tecnologico, all’insegna dell’efficienza energetica, dell’area aeroportuale.
Situato in provincia di Milano e gestito da SEA (Società Esercizi Aeroportuali), Malpensa è il principale scalo aeroportuale della città lombarda.
Con un traffico passeggeri, stimato nel 2022, pari a ventuno milioni trecentoquarantasettemila seicentocinquantadue passeggeri, lo scalo aereo intercontinentale è considerato il secondo aeroporto italiano.
In base al numero di vettori intercontinentali, che atterrano e decollano dalle piste di Malpensa, l’aeroporto lombardo occupa il sesto posto nella classifica europea del traffico aereo e il nono posto della top-ten mondiale.
I dati, relativi al numero di passeggeri e di vettori intercontinentali, permettono d’intuire l’impatto ambientale, in termini di emissioni inquinanti di anidride carbonica, che lo scalo internazionale ha sul territorio lombardo.
Con un progetto quadriennale da diciotto milioni di euro, che prevede di sviluppare una microeconomia dell’Idrogeno, si stima una riduzione di quattromila quattrocento tonnellate di anidride carbonica annue.
Il progetto, sviluppato dalla società TH2ICINO, con il coordinamento di RINA Consulting, permetterà sia di utilizzare il vettore energetico green in alternativa ai combustibili fossili, sia di sviluppare una filiera capillare dell’Idrogeno.
L’Hydrogen Valley di Malpensa, in collaborazione con SEA Aeroporti di Milano, la Confindustria Varese e il comune di Busto Arsizio, permetterà di creare un modello di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, da poter essere integrato anche in altre realtà.
De-carbonizzazione, un progetto ambizioso:
Con il progetto dell’Hydrogen Valley di Malpensa, lo scalo intercontinentale assume una veste green orientata alla riduzione delle emissioni inquinanti.
Ogni anno, per gestire l’enorme flusso di passeggeri e vettori intercontinentali che atterrano e decollano dalle piste dell’aeroporto lombardo, ingenti quantità di gas a effetto serra sono immesse nell’atmosfera.
La riduzione delle emissioni di anidride carbonica è uno degli obiettivi, tanto ambizioso quanto lungimirante del progetto gestito dalla società TH2ICINO.
Attraverso la completa ristrutturazione della logistica aeroportuale, con la transizione dai combustibili fossili verso l’utilizzo dell’Idrogeno, sarà possibile ottenere una riduzione annua di anidride carbonica, immessa in atmosfera, pari a quattromila quattrocento tonnellate.
Il vettore energetico green, attraverso lo sviluppo di una sinergia energetica con le zone limitrofe all’area aeroportuale, potrà essere adottato anche in altre realtà industriali.
Le flotte di automezzi, necessarie per la movimentazione delle merci all’interno e all’esterno dello scalo intercontinentale, saranno dotate di propulsori in grado di essere alimentati con il vettore energetico green.
La transizione energetica, applicata alla mobilità dello scalo lombardo, permetterà sia di ottenere una notevole riduzione delle emissioni di anidride carbonica, sia di sviluppare un’efficiente rete di distribuzione dell’Idrogeno.
Dalla transizione dai combustibili fossili verso il vettore energetico green, sarà necessario sviluppare una rete di produzione e distribuzione efficiente, per soddisfare le necessità dell’area aeroportuale.
L’Hydrogen Valley Malpensa, permetterà di sviluppare un modello energetico perfettamente integrabile in scala nazionale.
Integrabilità e obiettivi futuri:
Il progetto, sviluppato dalla società TH2ICINO, permetterà sia di aumentare l’efficienza energetica dello scalo intercontinentale di Malpensa, sia di sviluppare un modello energetico in grado di sostenere la de-carbonizzazione in diversi settori.
Nella prima fase del progetto, attraverso l’utilizzo dell’Idrogeno in alternativa ai combustibili fossili, sarà sviluppato il know-how necessario per integrare il vettore energetico green alla mobilità e alla logistica.
La tecnologia e le competenze sviluppate, nella seconda fase, saranno trasferite all’intero settore aeronautico.
Attraverso lo sviluppo di una rete di distribuzione e di sistemi di rifornimento efficienti, il vettore energetico green sarà progressivamente adottato anche come carburante alternativo per le flotte aeree.
Il progetto dell’Hydrogen Valley Malpensa permetterà sia di ridurre le emissioni inquinanti di gas a effetto serra, sia di sviluppare nuove tecnologie per integrare il vettore energetico green nella filiera energetica nazionale.
Gianni Truini