Un altro caso di violenza a Napoli: questa volta il protagonista è un ragazzo di 26 anni che avrebbe violentato la figlia disabile della sua compagna. La vittima, di 17 anni, avrebbe subito per mesi e mesi abusi sessuali e violenze di ogni genere da parte del giovane, che ora è finito ai domiciliari. Molto grave è anche la posizione della madre della minorenne, gravemente indiziata di essere stata complice di tali violenze (e non solo).
Napoli, violenta la figlia disabile minorenne della compagna: 26enne ai domiciliari
La notizia di queste presunte violenze avvenute a Napoli ai danni di una minorenne disabile ha iniziato a fare il giro del web e dei social oggi, giovedì 21 settembre 2023. I fatti però risalgono a qualche tempo fa. Secondo quanto emerge, gli abusi sarebbero avvenuti a San Gennaro Vesuviano, località situata nella provincia del capoluogo campano.
Il giovane finito in manette, un 26enne, è accusato di aver violentato una 17enne, figlia della compagna con cui conviveva. Egli non solo avrebbe abusato di lei, ma si sarebbe anche approfittato della sua disabilità. Il soggetto è finito ai domiciliari. Ma non è tutto.
A essere stata fermata è stata anche la madre di questa ragazza minore di 18 anni.. La donna, 40 anni, sarebbe stata complice di queste violenze avvenute per mesi e mesi ai danni della figlia disabile e l’avrebbe vessata con insulti e ulteriori abusi di altro genere.
La notizia ha subito scatenato molto scalpore. Si parla infatti di una storia orribile successa in provincia di Napoli nei mesi scorsi, che però è venuta alla luce solamente oggi. I carabinieri, prima di procedere con la misura cautelare, hanno approfondito dettagliate analisi e importanti indagini che hanno portato, mano a mano, ad un quadro abbastanza chiaro e completo.
Cosa sappiamo sulla coppia
Per il momento sappiamo che la donna di 40 anni, mamma della ragazza disabile, e il convivente di 26 anni sono finiti entrambi agli arresti domiciliari. I due vivevano a San Gennaro Vesuviano, nel Napoletano, insieme alla figlia disabile di lei di 17 anni.
A dare esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dalla Sezione Gip/Gup del Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura della Repubblica, sono stati i carabinieri della stazione di San Gennaro Vesuviano. Il provvedimento ha colpito appunto la 40enne e il 26enne.
Entrambi i soggetti, conviventi, sono indagati a vario titolo per maltrattamenti contro familiari o conviventi e violenza sessuale aggravata. Presto andranno a processo e dovranno rispondere a tutte le accuse che vengono mosse nei loro confronti. Accuse molto gravi che potrebbero portarli anche in carcere.
Come sta la vittima?
Le informazioni a proposito della vittima di questi presunti abusi, la ragazza minore disabile di 17 anni, non sono molte. È giusto infatti che lei in questo momento venga tutelata dalle autorità competenti il più possibile.
La giovane avrebbe subito condotte vessatorie da parte della madre e reiterate violenze sessuali da parte del suo compagno. Pare che la donna le dicesse ripetutamente che era brutta, che si meritava di morire e che non la voleva nella sua vita.
Sembra inoltre che la madre costringesse la figlia disabile a rifarsi il letto, malgrado fosse sulla sedia a rotelle e avesse gravi problemi di deambulazione. In più occasioni l’avrebbe picchiata proprio per questo motivo. Ovviamente ora la minore è stata allontanata da questi due soggetti.
La donna e il 26enne sono stati sottoposti al divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla minore. Il provvedimento di arresti domiciliari è stato disposto come misura precauzionale in sede di indagini preliminari. Ciò vuol dire che prossimamente ci sarà un processo a carico dei due accusati, nel corso del quale si stabilirà definitivamente la loro colpevolezza, o al contrario, la loro innocenza.