Un detenuto è riuscito a fuggire dall’Ospedale San Paolo di Milano dopo una clamorosa evasione. L’uomo, di nazionalità magrebina, era stato portato presso l’ospedale per cure mediche mentre si trovava nel carcere San Vittore. Stamattina è scappato dalla finestra al secondo piano dove era ricoverato: un agente di polizia ha cercato di fermarlo, ma cadendo ha sbattuto la testa a terra ed ora è in coma. Ignota l’attuale posizione del detenuto fuggito.

L’evasione del detenuto dall’ospedale a Milano e come l’agente che lo inseguiva è finito in coma

Il detenuto, Mordjane Nazim, era stato portato al San Paolo di Milano dopo una lite con i suoi compagni di cella a San Vittore. Dopo essersi sottratto alla sorveglianza, il detenuto si è dato alla fuga, creando una situazione di pericolo per se stesso e per gli altri. Si è infatti gettato da una finestra al secondo piano, con un agente che ha cercato di fermare la sua fuga.

L’agente, però, ha battuto la testa a terra e in questi momenti sta subendo un delicato intervento chirurgico alla testa: l’agente era stato trasportato in un altro ospedale in coma. La notizia è stata riportata all’Ansa da Aldo Di Gicaomo, segretario del sindacato di polizia penitenziaria:

Negli ultimi due anni la situazione è degenerata e la responsabilità è del mondo della politica se il sistema non funziona, se ci sono cosi tanti eventi e un’impennata di suicidi.

Di Giacomo ha anche aggiunto che la mancanza dei medici penitenziari ha costretto molti ad allungare i loro turni, stancandoli fisicamente e mentalmente:

C’è un fuggi fuggi dei medici penitenziari perché sarebbero oggetto sempre più di minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero.

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