L’estate volge ormai al termine: per alcuni è una cattiva notizia, per altri, soprattutto per chi non sopporta il caldo, era un evento molto atteso. Sta di fatto che inizia l’autunno, stagione bellissima e piena di colori, transizione di temperature e metamorfosi di natura, ma anche momento in cui avviene un evento astronomico di grande rilevanza: per l’appunto, l’equinozio d’autunno. Quando cade nel 2023? Ecco data, orario e le leggende attorno a questo appuntamento.
Equinozio d’autunno 2023: cosa significa
Il termine “equinozio” ha origine dal latino “aequinoctium“, che significa “stessa durata della notte” (da “aequus”, uguale, e “nox”, notte). Durante questo fenomeno, Terra e Sole si allineano in modo che il Sole sia direttamente sopra l’equatore, regalando al nostro pianeta un giorno e una notte della stessa lunghezza: circa 12 ore ciascuno.
Equinozio d’autunno 2023: data e ora
Questo evento si verifica due volte all’anno, segnando l’inizio dell’autunno e della primavera. Tuttavia, a differenza della credenza popolare, la data dell’equinozio non è sempre la stessa. Ad esempio, nel 2023 l’equinozio d’autunno avverrà il 23 settembre, alle 8:49 ora italiana.
Autunno astronomico vs autunno meteorologico: differenze e significato
Mentre l’autunno astronomico inizia con l’equinozio, l’autunno meteorologico inizia il 1° settembre e dura fino al 30 novembre. Questa distinzione rispecchia le diverse metodologie utilizzate per definire le stagioni. Da un lato, gli astronomi si basano sui movimenti della Terra rispetto al Sole. Dall’altro, i meteorologi prendono come riferimento le condizioni climatiche.
Equinozio d’autunno 2023 non cade il giorno in cui pensate: perché la data dell’equinozio cambia ogni anno?
Potreste chiedervi: perché la data dell’equinozio cambia? La ragione sta nel modo in cui misuriamo il tempo. L’anno solare non dura esattamente 365 giorni, ma piuttosto 365 giorni e 6 ore. Questa discrepanza è compensata ogni quattro anni con un anno bisestile. Queste variazioni portano a piccole fluttuazioni nella data degli equinozi e solstizi.
Dopo l’equinozio d’autunno ecco il cambio d’ora
Il cambio delle stagioni porta con sé un altro rito significativo: il cambio d’orario. Nell’ultimo weekend di ottobre, l’Italia e molti altri paesi spostano indietro le lancette di un’ora, segnando il passaggio dall’ora legale all’ora solare. Questo ha implicazioni sia pratiche che ambientali. Mentre guadagniamo un’ora di sonno, c’è una crescente richiesta di mantenere l’ora legale tutto l’anno, poiché potrebbe portare a un significativo risparmio energetico e ridurre le emissioni di CO2. Tuttavia, non tutti la pensano a questo modo e c’è un divario di pensiero soprattutto tra chi vive nel Nord Europa e chi invece vive al Sud.
Curiosità sull’autunno
L’autunno è spesso definito la stagione dell’abbondanza. Il suo nome stesso, derivante dal latino “augere“, suggerisce un incremento o un arricchimento. Nella visione romana antica, l’autunno portava con sé un cesto colmo di delizie terrene: dalle olive alle mele, dai melograni alle castagne. Questa stagione regna anche nel mondo delle verdure, con la zucca che emerge come una stella brillante, e trova la sua strada nelle celebrazioni di Halloween.
Il significato dell’autunno nelle varie culture e il simbolo della cornucopia
Le trasformazioni celesti come equinozi e solstizi hanno sempre attirato l’attenzione dell’umanità. Molti popoli antichi, grazie alla loro avanzata conoscenza astronomica, hanno trasformato questi eventi in elaborate cerimonie:
- Maya e Aztechi: per queste antiche civiltà americane, l’equinozio d’autunno era un momento di gratitudine per i frutti della terra, con offerte fatte alle divinità per assicurarsi un inverno prospero.
- Grecia Antica: per i greci, questa occasione segnava il continuo duello tra ombra e luce, e molte feste venivano organizzate per onorare il delicato equilibrio tra vita e morte.
- Antica Roma: l’epoca di Augusto ha visto molte celebrazioni pubbliche dell’equinozio d’autunno, durante le quali veniva goduto il nuovo vino e il raccolto.
- Civiltà del Nord Europa: i popoli nordici accendevano fuochi celebrativi in onore dell’abbondante raccolto, ma anche come presagio della stagione invernale in arrivo.
Un altro simbolo frequentemente associato all’autunno è la cornucopia. Proveniente dalla mitologia greca, rappresenta un corno traboccante di beni come frutta, verdura e monete, spesso associato alla Dea Fortuna. Questo corno dell’abbondanza è diventato l’icona perfetta per rappresentare la generosità dell’autunno.