L’Ape Donna a 61 anni di età nel 2024? Il cerchio potrebbe stringersi definitivamente. Mancano solo pochi giorni alla Manovra 2024. E i segnali che arrivano dal fronte previdenziale per le donne sono abbastanza confortevoli. L’Ape donna potrebbe essere una soluzione interessante, vista la scelta tra un sistema previdenziale basato sul contributivo e uno sul sistema misto, anche se dipenderà da molti fattori individuali. D’altronde, non sono stati rettificati i requisiti dell’Opzione donna, che per il 2023 prevedono l’accesso alla pensione anticipata a 60 anni con almeno 35 anni di contributi per le categorie meritevoli di tutela. Esaminiamo insieme come potrebbe funzionare questo anticipo pensionistico per le donne.

Pensione Ape donna a 61 anni, senza ricalcolo contributivo

La pensione donna sarà intrecciata all’anticipo pensionistico Ape sociale, da cui prenderà il nome “Ape Donna”, ed è questa misura che dovrebbe rappresentare l’ultimo baluardo per le lavoratrici. La misura potrebbe essere inserita nella prossima legge di Bilancio.

Le donne potrebbero accedere al trattamento in forma agevolata al compimento dei 61 o 62 anni di età, anziché ai 63 anni previsti per l’accesso regolare all’Ape sociale. Anche in questo caso, l’accesso è condizionato dall’appartenenza all’elenco delle lavoratrici meritevoli di tutela, come disoccupate, caregiver, invalide e gravose.

Il primo vantaggio potrebbe essere legato alla presenza di un assegno non calcolato integralmente con il sistema contributivo. I contro sono legati all’accesso di un’indennità che accompagna alla pensione. Questo porta a non rientrare in diversi diritti, come la reversibilità della misura, la rivalutazione dell’assegno, l’erogazione di 12 e non 13 mensilità e altre condizioni.

Ape donna nella prossima Manovra?

 Secondo numerosi esperti, è possibile che il governo Meloni provveda alla sostituzione dell’Opzione donna attraverso una nuova misura, ovvero l’Ape donna.

Tuttavia, non si parla di una nuova pensione anticipata donna, ma piuttosto di un’indennità rilasciata sotto forma di scivolo previdenziale fino alla pensione ordinaria.

Se vengono soddisfatti i requisiti per la pensione anticipata o per la pensione di vecchiaia, l’assegno verrà ricalcolato dall’INPS tenendo conto dell’integrazione contributiva accumulata.

  In pensione a 61 con Ape donna: come potrebbe funzionare?

 Molto probabilmente, se l’indennità segue le caratteristiche dell’Ape sociale, è possibile che i requisiti siano quasi identici. Per questo motivo, ad esempio, se la lavoratrice è iscritta presso una sola gestione, essa è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione. In ogni caso, tale importo non supera i 1.500 euro mensili. Questo importo non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo e non è reversibile ai superstiti.

In presenza di un accumulo contributivo versato o accreditato in più gestioni correlate all’Ape donna, il calcolo della rata mensile di pensione sarà effettuato in modo proporzionale.

Durante il periodo di erogazione dell’Ape donna, è possibile che non spetti la contribuzione figurativa.

Chi potrebbe accedere all’Ape Donna?

 Chiariamo sin da subito che non sono presenti dichiarazioni ufficiali in merito all’Ape donna. Tuttavia, se Opzione donna viene incorporata nell’Ape sociale, è possibile che i requisiti principali non subiscano variazioni.

Per questo motivo, si presume che potranno accedere al trattamento le lavoratrici iscritte all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata, nel rispetto dei requisiti dettati dalla normativa vigente.

Per le genitrici verrebbe applicato uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.

L’indennità Ape donna non verrebbe rilasciata alle donne che risultano già titolari di pensione diretta o estero.

In conclusione, nell’attesa che ogni tassello vada al suo posto, si fa strada una diversa prospettiva previdenziale per le donne tagliate fuori da Opzione donna. D’altronde, sarà necessario attendere i dettagli principali della misura e le relative coperture finanziarie prima di poter accantonare Opzione donna.