La nuova stagione di Champions League ha appena riaperto i battenti. Da ieri è tornata la massima competizione europea e da questo momento in poi si fa sul serio. Milan e Lazio hanno aperto la strada a Inter e Napoli che sono scese in campo pochi minuti fa, rispettivamente contro Real Sociedad e Sporting Braga. Per l’esordio in Champions, la UEFA ha vietato il Vesuvio sulla maglia del Napoli e il club del presidente De Laurentiis è stato per questo obbligato a cambiare la divisa away con cui la formazione scelta da mister Garcia è scesa in campo in Portogallo. E non è stata l’unica modifica apportata alla maglia. Ecco quali sono i motivi.
La UEFA vieta il Vesuvio sulla maglia del Napoli
Il Napoli è già in campo per l’esordio in Champions League. La squadra di Garcia questa sera, contro lo Sporting Braga, è chiamata a dare una risposta seria e importante. In campionato le cose non stanno andando proprio come ci si aspettava dai campioni d’Italia, ma la stagione è appena cominciata e sarà ancora lunga. Il tecnico francese è certo di poter conquistare il cuore dei tifosi partenopei, probabilmente sarà solo questione di tempo, o meglio ancora di risultati. La società aspetta paziente, il presidente De Laurentiis è sicuro della scelta fatta. Sapeva che l’eredità di Spalletti sarebbe stata pesante da cogliere per chiunque, ma non ha venduto sul mercato i pezzi più pregiati, Kim a parte, e vuole vincere ancora. La svolta potrebbe arrivare già stasera. Vincere aiuta sempre a vincere. In Portogallo dal Napoli ci si aspetta una prestazione di livello. Partire bene in Champions League può essere determinante per il futuro della stagione.
Gli azzurri se la stanno giocando, ma in occasione dell’esordio nella massima competizione europea sono dovuti scendere in campo con una maglia rimaneggiata. La UEFA infatti ha obbligato il Napoli ad eliminare il Vesuvio, raffigurato in trasparenza nella divisa away e questo ha comportato necessarie modifiche alla maglia azzurra indossata per la prima uscita stagionale in Champions League.
Ecco qual è il motivo
In questi anni tutti i club europei ci hanno abituato a divise e colori particolari, spesso troppo distanti dalla tradizione e ovviamente non sempre apprezzate dai tifosi. Il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis non fa di certo eccezione, anzi. Nelle ultime stagioni tante sono state le maglie proposte, alcune in edizione limitata e anche a campionato in corso. In occasione dell’esordio in Champions League, però, gli azzurri non hanno avuto scelta e hanno dovuto modificare la divisa away con cui sono scesi in campo in Portogallo contro lo Sporting Braga. Il motivo va ricercato all’interno del regolamento UEFA.
L’organo che governa il calcio europeo infatti, vieta elementi pittorici sulla divisa che viene utilizzata per le gare ufficiali durante qualunque tipo di competizione europea. Che piaccia o meno, il Napoli non ha potuto far altro che adeguarsi, modificando la maglia di gioco. Per l’occasione, dunque, ha eliminato il Vesuvio in trasparenza, solitamente previsto e che tornerà regolarmente nella prossima sfida di Serie A contro il Bologna, in programma domenica alle ore 18. Ma non è stata l’unica modifica apportata. Il club ha infatti cambiato anche altri dettagli sul collo e sulle maniche. Una maglia più semplice, sicuramente meno rappresentativa ma più tradizionale. Ora alla squadra di Garcia non resta che portare a casa il risultato pieno. Con una maglia o con l’altra in casa Napoli l’unica cosa che conta per rialzare il morale e scacciare strane voci di crisi, al momento, è vincere.