Per accedere alla maggior parte delle prestazioni economiche, è necessario presentare l’Isee: quali sono le entrate e le spese che contano ai fini di calcolo del documento nel 2023?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo precisare che l’Isee ha lo scopo di valutare la condizione economico-patrimoniale dei richiedenti, in base ad un calcolo che tiene presente alcuni fattori. Per ottenere questo calcolo e utilizzare la formula, si deve presentare la Dsu, nella quale si devono indicare tutte le somme utili al calcolo dell’Isee.

Quali sono le entrate e le spese rilevanti?

Calcolo Isee 2023, entrate e spese

Per calcolare l’Isee 2023 è necessario considerare tre elementi:

  • Patrimonio immobiliare;
  • Patrimonio mobiliare;
  • Redditi.

Partiamo dal patrimonio immobiliare, il cui valore deve essere relativo a quello posseduto dal nucleo familiare al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di invio della Dichiarazione Sostitutiva unica (Dsu).

Assume importanza il valore complessivo:

  • Dell’immobile di abitazione;
  • Degli altri immobili;
  • Delle quote capitali residue dei mutui;
  • Del canone annuo previsto per la locazione della casa di abitazione.

Passiamo al patrimonio mobiliare. In questo caso, rilevano ai fini Isee i depositi e i conti correnti bancari e postali di tutti i componenti del nucleo familiare, in ragione del valore maggiore tra:

  • La somma dei saldi al 31 dicembre del secondo anno precedente quello della presentazione della Dsu di tutti i depositi e i conti;
  • La somma delle giacenze medie del secondo anno precedente quello di presentazione della Dsu degli stessi rapporti finanziari.

Infine, parliamo dei redditi. In questo caso, è rilevante la somma dei redditi, al netto di spese e franchigie, di tutti i componenti del nucleo familiare.
Anche in questo caso, si considerano ai fini Isee i redditi relativi al secondo anno solare precedente quello di presentazione della Dsu.

Come si calcola l’Isee

Tutti questi elementi elencati si considerano per il calcolo delle due macro-componenti dell’Isee:

  • ISR, ovvero la somma dei redditi del nucleo familiare;
  • ISP, ovvero l’espressione del patrimonio mobiliare ed immobiliare del nucleo familiare.

Il valore dell’ISR si somma al 20% dell’ISP. Il risultato si deve divere per il parametro corrispondente della scala di equivalenza.

Ecco la scala di equivalenza utilizzata

I parametri della scala di equivalenza variano in base alla funzione del numero e delle caratteristiche dei vari componenti del nucleo familiare.

Ecco la scala di equivalenza e i parametri utilizzati:

  • 1 componente, corrisponde a 1,00;
  • 2 componenti, corrispondono a 1,57;
  • 3 componenti, corrispondono a 2,04,
  • 4 componenti corrispondono a 2,46;
  • 5 componenti, corrispondono a 2,85;
  • Ogni ulteriore componente, corrisponde ad un incremento di 0,35;
  • Componenti affetti da disabilità, corrispondono ad un incremento di 0,5.

Ci sono, inoltre, anche una serie di maggiorazioni. Quali sono?

  • Maggiorazione 0,2 per nuclei familiari con 3 figli;
  • Maggiorazione 0,35 per nuclei familiari con 4 figli;
  • Maggiorazione 0,5 per nuclei familiari con almeno 5 figli;
  • Maggiorazione 0,2 per nuclei con figli minorenni;
  • Maggiorazione 0,3 per almeno un figlio di età inferiore a tre anni, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati, ovvero in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da genitore solo non lavoratore e da figli minorenni.

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