Alfred Duncan è pronto a scendere in campo dal primo minuto con la maglia della Fiorentina domani pomeriggio alle ore 18:45 contro il Genk, prima giornata del girone F di Conference League. Il centrocampista ha cominciato in modo positivo la nuova stagione con Vincenzo Italiano che gli sta dando fiducia, titolare contro Lecce e Atalanta mentre solo uno spezzone all’esordio contro il Genoa e la panchina a Milano con l’Inter. Vuole sfruttare queste opportunità per dimostrare di meritare la continuità che in carriera ha sempre faticato a trovare e aiutare i compagni a tornare in finale di Conference dopo la sconfitta della scorsa stagione contro il West Ham.
Genk Fiorentina: la conferenza di Duncan
Inizio ostico di Conference League per la Fiorentina che affronterà il Genk in Belgio, partire con una vittoria renderebbe la marcia sicuramente più agevole visto che la squadra fiamminga sembra essere la maggiore indiziata al passaggio del turno insieme alla viola. Alfred Duncan sarà titolare ma ancora non è stata svelata la formazione, Vincenzo Italiano non vuole concedere vantaggi agli avversari ma ha il dubbio se confermare il 4-2-3-1 visto in campionato o ritornare al 4-3-3.
L’allenatore si è preso ancora qualche ora per rifletterci, intanto il centrocampista ghanese vuole convincerlo a puntare su di lui per il resto della stagione. Duncan sa che la concorrenza è tanta ma vuole trovare la continuità che gli è sempre mancata in carriera fin da quando uscì dalla Primavera dell’Inter dove sembrava essere un predestinato.
Per me la continuità resta un ostacolo da superare. Il mio obiettivo rimane fare sempre questo tipo di prestazioni, il resto arriverà. Sono molto contento di quanto sto facendo, devo farmi trovare pronto. La continuità passa anche su quel piano lì, non tutti possiamo giocare tutte le partite. E subentrando devi fare la tua parte e dare una mano alla squadra. In ogni ruolo c’è tanta competizione e questo fa bene a noi calciatori, per allenarci al meglio. E ogni occasione è d’oro.
Ogni giocatore di questa squadra ha delle responsabilità. Quando sono arrivato c’erano tante aspettative e il primo anno è andato come mi aspettavo. Poi le cose sono cambiate ma quando è arrivato Italiano la musica è ricambiata: per me il primo anno col mister è andato benissimo, siamo al terzo e sto cercando di crescere in tanti modi. Sono partito molto bene rispetto agli scorsi, ho ancora più responsabilità di qualche tempo fa. Mi sono posto degli obiettivi, per farcela devo giocare più partite possibile
Tanti volti nuovi a Firenze con un attacco completamente rinnovato grazie agli arrivi di Mbala Nzola dallo Spezia e dell’argentino ex River Plate Lucas Beltran che hanno preso il posto di Arthur Cabral passato al Benfica e di Jovic, prestito al Milan. Anche in mezzo al campo arrivi importanti come Maxime Lopez dal Sassuolo e Arthur Melo dalla Juventus. Reparti totalmente rinnovati che però faranno ancora affidamento su Bonaventura e Nico Gonzalez, leader tecnici della formazione viola.
Non vi so rispondere io se posso giocare con Maxime e Arthur, bisogna chiederelo al mister. Comunque penso che siano due giocatori fantastici e sarebbe bello giocare insieme a loro. Se scendo in campo con loro la partita dovrebbe essere un po’ diversa, però io devo pensare a cosa mi chiede il mister che magari ci proverà in tridente, sono curioso. Sono molto tecnici, è difficile portargli via la palla dai piedi e giocarci accanto sarebbe molto bello. Quest’anno i giocatori arrivati per me sono tutti fortissimi. Arthur mi ha sorpreso molto di più, da avversario lo vedevo in un modo ma da compagno vedo un giocatore incredibile, se penso che erano due anni che non giocava