“Tenet”, come finisce? Con inseguimenti, proiettili impazziti e una trama molto complessa, il film del 2020 di Christopher Nolan non fa di certo annoiare gli spettatori. Una volta terminata la visione però sorgerà spontanea la domanda: quale è il significato del finale?

“Tenet”, come finisce?

La trama del film segue un ex agente della CIA reclutato in un’organizzazione segreta chiamata “Tenet”, in grado di manipolare il flusso del tempo, che cerca di impedire un attacco proveniente dal futuro che minaccia di distruggere il mondo attuale.

“Tenet” finisce con il sacrificio di un enigmatico soldato che, attaccato allo zaino con un filo rosso familiare, permette al Protagonista e a Ives di fuggire con l’Algoritmo, mentre l’ipocentro esplode e Kat uccide Sator. Durante la distruzione dell’Algoritmo per nasconderlo, il Protagonista nota un filo rosso sulla borsa di Neil. Quest’ultimo svela di essere stato reclutato nel passato da un Protagonista del futuro e che i due si conoscono da molto tempo. Ora deve tornare alla linea temporale recente, in cui un Neil invertito muore. In seguito, Priya pianifica di uccidere Kat, dato che ne è a conoscenza. Rendendosi conto di essere il creatore di Tenet, il Protagonista uccide Priya prima e osserva Kat andarsene con suo figlio.

Spiegazione del finale di “Tenet”

La chiave di interpretazione per comprendere il vero significato di Tenet è già presente nel titolo del film: è una parola palindroma, ossia che può essere letta sia da sinistra che da destra. Questo termine latino è inserito nel quadrato magico denominato Sator (che non a caso coincide con il nome del personaggio interpretato da Kenneth Branagh), composto dalle parole SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS. A seconda di come queste parole vengono lette, la frase cambia e assume significati differenti.

Per comprendere il significato di Tenet, il film di Christopher Nolan, dobbiamo pensare in modo simile al palindromo. A metà della pellicola, quando il Protagonista incontra se stesso in versione invertita, siamo nel centro sia del film sia del palindromo. Qui inizia l’inversione.

Per noi spettatori, i personaggi si muovono in avanti, ma in realtà stanno andando indietro nel tempo, rivivendo gli eventi visti nella prima metà del film da un punto di vista diverso. In questa seconda parte di Tenet, ci vengono spiegate cose che all’inizio erano poco chiare. L’obiettivo del Protagonista è salvare il mondo dalla follia distruttiva di Sator, il quale, avvicinandosi alla morte a causa di una malattia, ha deciso di far terminare tutta l’umanità insieme a sé. Il Protagonista e Neil, per prevenire tutto ciò, si spostano all’indietro nel tempo e si ritrovano nel bel mezzo di una guerra in una città russa, con l’intento di impedire ai sottoposti di Sator di recuperare i nove algoritmi (uno di questi era l’oggetto misterioso presente all’inizio del film, nel Teatro di Kiev) in grado di distruggere il pianeta.

La battaglia si sviluppa come una “tenaglia temporale”: il Protagonista e Neil utilizzano l’entropia e il tempo, sia nella direzione naturale che nella direzione invertita, per modificare gli eventi. Il Protagonista appartiene alla squadra con la temporaneità normale, la squadra rossa, mentre Neil si trova nella squadra invertita, la squadra blu. Neil si accorge del fatto che il Protagonista sta per essere ucciso e decide quindi di cambiare squadra per salvarlo. Grazie ad un indizio presente sullo zaino, il Protagonista si rende conto che Neil lo ha salvato nel Teatro di Kiev: l’uomo misterioso era proprio lui. Il destino di Neil è quindi quello di salvare il Protagonista nel teatro e di sacrificarsi per lui. In un futuro successivo rispetto agli eventi presenti nel film, i due sono amici, tuttavia Neil deve tornare indietro nel tempo per salvare il Protagonista a Kiev, prima ancora che si conoscessero.

C’è ancora un altro colpo di scena. Il capo dell’operazione Tenet era proprio il Protagonista, ma lui ancora non ne era consapevole. Durante un viaggio in macchina con Priya, la donna che lo ha mandato a Mumbai in India, il Protagonista le rivela di essere stato lui a reclutarla. L’obiettivo dell’organizzazione è in realtà eliminare tutte le persone che conoscono il segreto dei viaggi nel tempo. Il Protagonista decide così di uccidere Priya nel passato, in modo che Kat e suo figlio possano avere una vita normale senza Sator.

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