E’ stato uno dei grandi artefici del cammino in Champions League, Edin Dzeko ha trascinato l’Inter fino alla finale poi persa contro il Manchester City di Pep Guardiola ad Istanbul. Fu l’ultima gara con la maglia nerazzurra per il bosniaco visto che il club ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza il 30 giugno 2023. Una decisione unilaterale che l’attaccante ha accettato di buon grado portandolo quindi all’addio all’Italia per approdare in Turchia e indossare la maglia del Fenerbahce. Con i gialloblù è stata una partenza eccezionale con quattro reti in tre partite, a fare meglio solo un’altra vecchia conoscenza nerazzurra come Mauro Icardi che ha già raggiunto cinque marcature con il Galatasaray.
Dzeko voleva rimanere all’Inter
Due anni con l’Inter per Edin Dzeko dopo la lunga avventura alla Roma. Era arrivato nell’estate del 2021 per volere di Simone Inzaghi dopo l’addio a Romelu Lukaku che era tornato al Chelsea in Inghilterra. Una prima stagione da diciassette reti in quarantanove presenze complessive vincendo una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana e sfiorando solamente lo scudetto andato ai rivali del Milan.
La stagione scorsa i suoi numeri diminuiscono ma il rendimento complessivo migliora per come partecipa al gioco della squadra. Saranno quattordici le reti in cinquantadue partite ricordando che doveva coesistere con la presenza di Romelu Lukaku, nel frattempo tornato all’Inter. Il centravanti belga ha faticato a trovare la migliore condizione con Simone Inzaghi che lo ha spesso sfruttato come arma a gara in corso, specialmente nelle partite importanti del finale di stagione.
Il tecnico non voleva privarsi del bosniaco sacrificando Lukaku, uno schema che aveva trovato la sua efficacia durante la Champions League tranne che in finale dove l’attuale attaccante della Roma ha sulle spalle un errore clamoroso per pareggiare. Dopo quella partita il destino sembra tracciato con Dzeko pronto a salutare per lasciare definitivamente spazio a Lukaku, poi la rottura con l’Inter. Il bosniaco ripercorre quegli attimi ai microfoni di Prime Video:
Io sarei rimasto molto volentieri, all’Inter stavo veramente benissimo. Guardando la scelta su di me ero sicuro che l’Inter l’avesse fatta anche per dare più fiducia a Lukaku e non avere un giocatore diciamo importante come me che gli avrebbe potuto dare un po’ di fastidio e che magari non lo avrebbe fatto essere sempre titolare, per questo sono rimasto veramente sorpreso dal fatto che alla fine Lukaku non è andato all’Inter
I record di Dzeko con l’Inter
E’ diventato il marcatore più anziano in Supercoppa Italiana nel 3-0 al Milan della passata stagione con i suoi 36 anni e 307 giorni. E’ entrato in quella ristretta cerchia di calciatori capaci di trovare la rete nel derby di Milano sia Serie A che in Champions League nella stessa stagione. Un’elitè che lo mette al quarto posto in assoluto dopo Andrij Ševčenko, Obafemi Martins e Jaap Stam a cui si è aggiunto in seguito anche Lautaro Martínez dopo la rete nella semifinale di ritorno.
Con l’attaccante argentino condivide l’essere gli unici due giocatori, Dzeko per primo, a segnare in un derby di Milano in Serie A, Champions League e Supercoppa italiana nella stessa stagione. Per quanto riguarda solamente la massima competizione continentale è diventato il marcatore più anziano per una squadra italiana nella fase a eliminazione diretta della Champions League. Nella classifica assoluta invece è al secondo posto dietro la stella del Manchester United, Ryan Giggs. Una serie di primati che lo rendono uno degli attaccanti più forti del panorama internazionale nel ventunesimo secolo.