Regime forfettario controlli Agenzia delle Entrate: con la pubblicazione del provvedimento n. 325550 del 19 settembre 2023 da parte del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria ha comunicato che a breve procederà con l’invio delle lettere ai lavoratori che hanno aderito al regime forfettario, per quanto riguarda il periodo d’imposta 2021, e che nello stesso periodo non hanno inserito all’interno del modello Redditi PF 2022 tutti i dati relativi al quadro RS, al fine di intimare i contribuenti a procedere con l’adempimento spontaneo.
Il suddetto provvedimento dell’AdE, in particolare, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all’interno dell’art. 1, commi 54 e ss. e commi da 634 a 636, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014, e successive modificazioni.
Regime forfettario controlli Agenzia delle Entrate: ecco le informazioni che vengono messe a disposizione del contribuente
Per poter effettuare i controlli in merito all’eventuale mancata indicazione degli elementi informativi obbligatori all’interno del quadro RS, l’Agenzia delle Entrate utilizza i dati relativi al modello Redditi PF 2022, per il periodo d’imposta 2021, che vengono inseriti da parte dei contribuenti che hanno aderito al regime forfettario, in base a quanto previsto dall’art. 1, commi 54 e ss., della legge n. 190 del 2014, e successive modificazioni.
Nello specifico, le informazioni obbligatorie di cui all’art. 1, comma 73, della sopra citata disciplina legislativa, devono essere inserite all’interno del quadro RS, righi da 375 a 381, nel caso in cui i contribuenti interessati abbiano compilato la sezione II del quadro LM del modello Redditi PF 2022.
A tal proposito, dunque, l’amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti le seguenti informazioni al fine di consentire a questi ultimi di fornire delle prove che possano giustificare la presunta anomalia che è stata rilevata:
- il codice fiscale del contribuente;
- il cognome del contribuente;
- il nome del contribuente;
- il numero identificativo della comunicazione;
- la data della comunicazione;
- il codice atto;
- il periodo d’imposta;
- la data del modello Redditi PF 2022 relativo al periodo d’imposta 2021;
- il protocollo telematico del modello Redditi PF 2022 relativo al periodo d’imposta 2021.
Le informazioni che abbiamo appena citato, in particolare, vengono inviate al contribuente sotto forma di comunicazione, la quale viene spedita ai soggetti che sono presenti all’interno dell’Indice nazionale dei domicili digitali delle imprese e dei professionisti tramite PEC (posta elettronica certificata).
Nel caso in cui il lavoratore in regime forfettario non sia titolare di un indirizzo PEC oppure nel caso in cui la comunicazione non possa essere ricevuta, allora l’Agenzia delle Entrate procederà con l’invio delle informazioni tramite posta ordinaria (email).
La stessa comunicazione, inoltre, potrà essere visualizzata all’interno dell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, previa autenticazione mediante l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), nell’apposito servizio denominato “Cassetto fiscale”, alla sezione “L’Agenzia scrive”.
Ecco come richiedere informazioni, effettuare delle segnalazioni e regolarizzare la propria situazione con il Fisco
Per quanto riguarda le modalità attraverso le quali il soggetto che ha aderito al regime forfettario può richiedere informazioni o effettuare delle segnalazioni all’Agenzia delle Entrate, quest’ultima specifica che:
“Il contribuente, anche mediante gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, di cui all’articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti esclusivamente con le modalità indicate nella comunicazione di cui al punto 2.1.
Alla casella di Posta Elettronica Certificata da cui viene inviata la comunicazione, invece, non possono essere inviate risposte, perché non è abilitata a ricevere messaggi in entrata.”
In merito alle modalità relative alla regolarizzazione di errori e/o omissioni, al fine di beneficiare di una riduzione delle sanzioni previste, l’amministrazione finanziaria chiarisce che:
“I contribuenti che non hanno indicato nel quadro RS del modello Redditi 2022 Persone Fisiche, gli elementi informativi obbligatori richiesti ai sensi del comma 73, articolo 1, della legge n.190 del 23 dicembre 2014 possono regolarizzare la posizione mediante il ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, presentando una dichiarazione integrativa e beneficiando della riduzione delle sanzioni in funzione della tempestività della regolarizzazione.”