Al suo esordio in Champions League, Ivan Provedel ha scritto la storia. Il portiere della Lazio, all’ultimo secondo possibile, ha spizzato di testa il cross pennellato da Luis Alberto segnando un gol pesantissimo per la squadra di Maurizio Sarri. 1 a 1 contro l’Atletico Madrid e triplice fischio: i tifosi presenti allo stadio Olimpico sono letteralmente impazziti. Per l’estremo difensore non era la prima volta, già gli era capitato di segnare contro l’Ascoli, quando indossava la maglia della Juve Stabia. Un’emozione particolare, difficile da descrivere, che solo chi l’ha vissuta in prima persona può davvero comprendere. Per raccontare cosa si prova e commentare il gol di Provedel, Massimo Taibi, ex portiere e oggi direttore sportivo della reggina, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Il gol di Provedel, Taibi a Tag24

Massimo Taibi lo sa bene cosa vuol dire per un portiere riuscire a segnare un gol su azione. Lo ha fatto con la maglia della Reggina, nel lontano 2001, pareggiando una partita pazzesca contro l’Udinese, a quel tempo allenata da mister Luciano Spalletti. E poco importa se nel corso della sua carriera ha vestito maglie gloriose come quella del Milan o del Manchester United, sarà ricordato sempre per quella spizzata di testa all’89° minuto su cross arrivato dalla bandierina. Proprio così, perché un portiere che segna scrive la storia, ed è quello che ha fatto Ivan Provedel nella notte magica dello stadio Olimpico, all’esordio in Champions League. Una rete, arrivata allo scadere, che ha regalato il pari alla squadra di Sarri, facendo esplodere di gioia i tifosi laziali. Per commentare il gol di Provedel, Taibi, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

“È la seconda volta che lo fa, evidentemente ha il vizio del gol. Tra l’altro è stata una rete da attaccante vero – ha esordito l’ex portiere – si è inserito alla grande. Ha fatto un movimento alla Immobile. È incredibile quello che si prova in quel momento, io lo so bene. Non ti rendi davvero conto di quello che sta succedendo. Non penso che Ivan sia andato in attacco pensando di poter fare gol. Di solito si fa sul finale per creare scompiglio. Sei sotto 1 a 0 e ti butti in area per tentare il tutto per tutto. Invece lui ci ha creduto e ha realizzato un sogno. Quando fai un gol del genere in testa ti passano mille cose, si è visto anche dalla sua reazione. È un’emozione indescrivibile, ha scritto la storia e se ne accorgerà nei prossimi giorni”.

Il gol di Taibi e la stagione della Lazio

“Ricordo bene il momento in cui ho realizzato il gol. Lo aveva già fatto Rampulla qualche tempo prima, ma non era e non è ancora oggi usuale veder segnare un portiere. Non se ne parlava da tanto e solo nel corso degli anni mi sono reso conto di aver lasciato un segno indelebile. La rete di un portiere – ha aggiunto Taibi – scrive la storia nel calcio. Potrà passare tutto il tempo che volete, ma questo gol di Provedel lo ricorderemo negli anni”.

Un gol, quello di Provedel, che potrebbe modificare il corso della stagione della Lazio, iniziata in modo complicato. “Quello di Ivan è un gol che pesa, è fondamentale, al di là di quello che può succedere da adesso in poi. È vero che la Lazio è partita a singhiozzo; ha perso le prime due e poi ha fatto una grande prestazione a Napoli. In casa della Juventus devi mettere in conto di perdere, ma ieri non avrebbe meritato assolutamente la sconfitta. La squadra di Sarri stava facendo bene – ha proseguito il direttore – se avesse incassato la quarta in cinque partite sarebbe finita in crisi. Si entra in un loop particolare da cui poi diventa complicato uscire, e invece questo gol dà nuova linfa ai biancocelesti. Darà coraggio, consapevolezza e fiducia per il futuro”.

L’opinione su Provedel

Infine un commento su Provedel, che Taibi conosce bene. “L’ho avuto in squadra a Modena, lo avevo preso da Chievo. Era giovane ma si vedeva già che aveva potenzialità incredibili. È un portiere moderno, uno capace di giocare bene anche con i piedi. E poi è un ragazzo serio, un professionista, uno che fa il suo mestiere in maniera essenziale, bada al sodo senza pensare alla spettacolarità. I risultati – ha spiegato – si vedono, dato che è stato anche convocato in Nazionale. Merita tutto il meglio. Cosa vorrei dirgli? Che forse ai tempi del Modena ho sbagliato a valutarlo, gli avrei dovuto far fare l’attaccante!” ha concluso Taibi sorridendo.