Inizio di stagione da incubo con quattro sconfitte su quattro gare, dodici reti subite e ancora nessuna realizzata. L’Empoli riparte o sarebbe meglio dire parte da Aurelio Andreazzoli in questo nuovo campionato di Serie A dopo l’esonero di Paolo Zanetti. Serve una scossa ad uno spogliatoio che sta facendo difficoltà a ritrovare la propria identità, i due moduli utilizzati non hanno portato i risultati sperati fino al terribile 7-0 subito in casa della Roma domenica scorsa. Una debacle che ha convinto il Presidente Corsi al cambio della guida tecnica invista del duplice impegno allo Stadio Castellani contro l’Inter di Simone Inzaghi e la Salernitana di Paulo Sousa.

Andreazzoli a Empoli

Cambiare un allenatore non è mai una scelta facile per una società, l’Empoli però voleva dare una scossa alla squadra e all’ambiente decidendo di esonerare Paolo Zanetti. Diversi nomi al vaglio, poi ha prevalso un tecnico che conosce benissimo la piazza visto che è alla quarta avventura in Toscana. Aurelio Andreazzoli fa così ritorno sulla panchina degli azzurri ad appena quindici mesi di distanza dall’ultimo addio con la parentesi alla Ternana.

Io ho risposto alla chiamata con assoluto entusiasmo, mi sembrava ieri il giorno in cui ho lasciato Empoli. Sono sempre stato trattato bene qui. Sono apprezzato da ambiente e società. Cosa posso volere di più. Inoltre non è che ci siano tante occasioni di allenare in Serie A, lo faccio in una piazza a cui sono molto legato, a cui voglio bene, mi sembra che mi vogliano bene e quindi eccomi.

Conosco tutti esteriormente ma bisogna entrare nel gruppo, valutare le loro capacità di reazione. Dal divano non puoi capire. Siamo una pagina aperta che devo scrivere. So che ci sono potenzialità per potersi esprimere sia a livello tecnico che per la possibilità di variare gli interpreti. E’ un gruppo malleabile, le prime indicazioni mi dicono che posso fare molto. Ma sono troppi i fattori che possono creare una squadra. Non basta avere gente forte.

Intanto cerchiamo di trovare soddisfazione in quello che facciamo, entusiasmo, voglia. L’ambiente si è arenato. La classifica non è confortante, ma siamo alla quarta giornata e il percorso è molto lungo. E ogni percorso inizia con un passo. Sono molto fiducioso. Ho visto occhi interessati e interessanti. Voglio approfondire e conoscere tutti e farmi conoscere. Il gruppo è composto da tutti, senatori e ragazzini, che conosco più o meno bene. Credo che non ci saranno problemi. Hanno solo voglia di esprimersi, senza avere pesi. Quello che è successo va messo alle spalle. Tutti dobbiamo ridare entusiasmo a questa squadra avendo un atteggiamento positivo. Non ho mai visto crescita in un ambiente depresso

Giorni di lavoro intensi per preparare la prossima sfida di campionato che sarà la più difficile vista la classifica con l’Inter capolista che farà visita allo Stadio Castellani domenica 24 settembre alle oer 12:30. Perdere non sarà un dramma e proprio questo non dover dimostrare nulla contro i nerazzurri che potrebbe rendere questa la sfida migliore come debutto. Tre giorni dopo invece arriverà la Salernitana per quello che è ad oggi un autentico scontro salvezza.

Ecco se c’è qualcosa che mi dà ansia è il dover preparare partita una gara in 3 o 4 giorni, o in 7 o 8 giorni come la Salernitana. Però devo dire che non siamo ‘scappati di casa’ eh. Questi ragazzi hanno avuto un signor allenatore, hanno lavorato tanto e si sono fatti apprezzare. La classifica fa paura, solo quella.

L’ho detto proprio ieri ai ragazzi, se Dio vuole abbiamo l’Inter. Partita migliore non ci poteva essere, con una squadra forte che poteva vincere la Champions. E’ il modo migliore per misurarci. Loro con i giocatori, io con Inzaghi. Il club con questa grande società. Pensiamo alle cose belle. E’ una grande partita. Un’occasione per tutti noi. Una bella sfida che devono affrontare con serenità