E’ successo di tutto ieri all’Olimpico negli istanti finali di Lazio-Atletico Madrid: i padroni di casa hanno acciuffato il pari allo scadere grazie ad una rete di Ivan Provedel. L’estremo difensore laziale si è inserito come fosse un centravanti di razza e su assist di Luis Alberto ha realizzato di testa il gol dell’1-1 che dà fiducia ai capitolini sia per il proseguo in Champions League sia in vista dell’impegno casalingo di campionato col Monza, che la Lazio non può sottovalutare dopo l’avvio di stagione decisamente sottotono. Un gol storico, d’altronde non capita così spesso di veder segnare un portiere. Prima di lui però ci era riuscito anche Michelangelo Rampulla, che per commentare la rete di Provedel, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Il gol di Provedel, Rampulla a Tag24

Una gara sofferta ed equilibrata quella andata in scena tra Lazio e Atletico Madrid allo stadio Olimpico di Roma. La squadra di Sarri e quella dell’ex laziale Simeone si sono ritrovati uno di fronte all’altro, ma dopo il triplice fischio ciò che è rimasto più impresso nella mente di tutti è sicuramente il gol di Provedel. Il portiere biancoceleste è entrato di diritto nella storia del calcio: è il quarto estremo difensore a riuscire a segnare in Champions (prima di lui Butt, Bolat e Enyeama); l’unico italiano a farlo in Champions League, tra l’altro al suo esordio nella massima competizione europea.

Tuttavia non è l’unico estremo difensore italiano che è riuscito nell’impresa di festeggiare una rete. Per commentare il gol realizzato da Provedel, Michelangelo Rampulla è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24. L’ex portiere juventino, oggi preparatore dei portieri alla Salernitana, ha commentato il gesto tecnico del laziale, facendo anche un passo indietro e ricordando il suo gol. Una rete arrivata durante il match tra Atalanta-Cremonese, quando vestiva la maglia del club lombardo. “Credo che Provedel abbia fatto un bellissimo gol – ha esordito Rampulla – con un inserimento con i tempi perfetti da attaccante puro. Lo ha voluto fortemente perché è rimasto in area sul secondo cross dimostrando di crederci”.

L’emozione di un gol

Un evento straordinario, un’emozione pazzesca, che Provedel aveva già provato quando indossava la maglia della Juve Stabia ed era riuscito a segnare all’Ascoli. A distanza di anni la storia si ripete. Rampulla ricorda bene cosa prova un portiere quando riesce a buttare dentro la palla.

“Penso sia stata un’emozione indescrivibile fare gol all’ultimo minuto sotto la curva e in una partita di Champions contro una squadra importante come l’Atletico Madrid. Dopo tutta la partita trascorsa in porta – ha aggiunto l’ex portiere – a cercare di evitare di prendere gol essere riuscito a farlo è qualcosa di unico. Il mio gol? Ricordo vagamente quella giornata di trentuno anni fa quando capitò a me, fu una giornata incredibile. Il giorno dopo tutti i giornalisti del mondo mi chiamavano e mi invitavano alle trasmissioni, il gol veniva riproposto ovunque nonostante non ci fosse ancora internet quindi immagino cosa possa provare Provedel nel rivedersi”. 

Il portiere moderno

Un ruolo fondamentale, che negli anni è cambiato fortemente. Il calcio moderno non viene sempre apprezzato, tanti pensano sia un’esagerazione, ma richiede che l’azione parta sempre da dietro, e che i portieri siano bravi anche con i piedi piuttosto che solo con le mani e tra i pali. Il ruolo del portiere negli ultimi anni è cambiato molto e viene richiesta una grande partecipazione al gioco, personalmente mi piace molto il calcio di adesso e questo modo di giocare. Purtroppo è arrivato troppo tardi e ho fatto solo gli ultimi anni di carriera in questa situazione, a me piaceva giocare a calcio quindi apprezzo molto questo stile di gioco” ha concluso Rampulla.