Emergono oggi novità per quanto riguarda l’incidente delle Frecce Tricolori: l’ipotesi di un bird strike, ovvero di uno scontro improvviso con uno stormo di uccelli in cielo, diventa sempre più probabile. Ad avvallare questa tesi è una fotografia amatoriale scattata da una persona poco prima del disastro. Dunque, andiamo con ordine e vediamo le cose nel dettaglio.
Incidente Frecce Tricolori: un bird strike la causa? Cosa sappiamo
Sin dal primo momento le strade valutate dagli esperti sulle cause dello schianto del jet Pony 4 utilizzato nelle dimostrazioni dell’Aeronautica militare sono state due. I professionisti del settore relativamente all’incidente delle Frecce Tricolori avevano parlato di un bird strike o di un guasto al motore. Oppure, ancora, di questi due elementi messi insieme.
Poco prima del violentissimo impatto del velivolo sull’asfalto nell’aeroporto di Caselle, località alle porte di Torino, il pilota a bordo, il maggiore Oscar Del Dò, aveva avvisato il suo caposquadra di doversi immediatamente staccare dalla formazione perché aveva notato dei problemi durante il volo.
Il comandante ha perso poi, nel giro di poco tempo, il controllo del mezzo. Per salvarsi ha attivato un comando che lo ha fatto balzare fuori dall’aereo. Nel filmato diffuso sul web e sui social si vede chiaramente l’uomo essere gettato fuori dal mezzo. Si vede anche il suo paracadute aprirsi.
Ma che cosa è successo prima e come mai si è verificato questo incidente? Al momento, come dicevamo prima, l’ipotesi più accreditata è quella che il velivolo abbia urtato uno stormo di uccelli in volo. Questo scontro avrebbe dato una serie di problemi al mezzo e lo avrebbe reso ingovernabile.
La foto che avvalora la tesi del bird strike
Oggi, mercoledì 20 settembre 2023, a qualche giorno di distanza dall’incidente delle Frecce Tricolori che è costato la vita ad una bambina di 5 anni, il giornale La Repubblica di Torino pubblica una fotografia scattata da una persona che stava assistendo alla preparazione dello spettacolo. Si tratta di un’immagine molto importante perché essa potrebbe aiutare a fare luce sulla dinamica della tragedia.
La foto, fatta durante l’esercitazione a Caselle, ritrae un uccello in volo tra i vari jet dell’Aeronautica militare. Non è chiaro quando è stata scattata con precisione, ma essa sembra confermare la presenza di volatili sulla pista. Proprio questa immagine dunque avvalora la tesi del bird strike.
Bisogna comunque precisare che questa non è l’unica pista al vaglio degli investigatori. Si ipotizza anche che il turbogetto del Pony 40, che ha oltre quarant’anni, possa aver subito un guasto. In questo caso dunque non centrerebbero nulla gli uccelli in volo.
Sono in corso le analisi della scatola nera del velivolo. Gli investigatori stanno cercando di fare luce su quanto accaduto il prima possibile, anche perché questo incidente si è rivelato fatale per una bambina di 5 anni, Laura.
Lei, in quel pomeriggio del 16 settembre 2023, si trovava con la sua famiglia a bordo di un’auto che viaggiava lungo il perimetro dell’aeroporto dove è avvenuto lo schianto. Ad ora non è ancora chiaro se il jet abbia urtato la macchina e l’abbia ribaltata o meno.
Quello che sappiamo è che la piccola Laura ha perso la vita e ha riportato ustioni su circa il 30% del corpo. La vettura infatti dopo essersi ribaltata è andata a fuoco. La madre, il padre e il fratello di 12 anni sono invece riusciti a sopravvivere.
Ciò che si vuole capire dalle indagini e dalle analisi e se questo incidente poteva essere evitato o poteva essere in qualche modo previsto. La Procura di Ivrea, che sta studiando il caso, nei giorni scorsi ha fatto sapere:
Sono in corso gli accertamenti che, come capirete, sono complessi, lunghi. In questo momento non si può dire molto, stiamo facendo ancora tutti i rilievi. Le forze dell’ordine sono tutte intervenute. Bisogna ancora raccogliere vari pezzi dell’aereo e i reperti dell’auto. Al momento non si può dire molto altro, è tutto in corso di accertamento.