Alexia Di Filippo, psicoterapeuta specialista in Self Analisi Bioenergetica e psicologa clinica strategica, è intervenuta nella trasmissione “AAA – cercasi stabilità” condotta da Livia Ventimiglia e Simone Lijoi su Radio Cusano Campus, in onda tutti i giorni dalle 12 alle 14. Nella puntata di oggi, mercoledì 20 settembre 2023, la dottoressa Di Filippo ha spiegato il fenomeno del raptus, l’atto – inteso in psichiatria – come improvviso e violento, con cui il soggetto si volge contro sé stesso o contro un’altra persona.
Raptus di follia, il parere della psicoterapeuta Alexia Di Filippo
La dottoressa Alexia Di Filippo ha parlato così del raptus di follia:
“In psicologia non è proprio contemplato. Non è possibile che una persona passi da uno stato di pacatezza alla furia omicida. Perché il funzionamento psichico di una persona non cambia così repentinamente.”
La psicoterapeuta ha insistito sull’importanza dell’essenzialità dell’educazione famigliare. E’ da lì che quasi sempre scaturiscono comportamenti disfunzionali, perché si verificano interazioni insane, dinamiche tossiche che concorrono a creare situazioni patologiche nell’individuo, fino poi ad esplodere nell’atto criminoso. La terapeuta ha detto:
“Un’aggressione connotata da una rabbia furibonda, come il caso che analizziamo oggi, è un comportamento di solito messo in atto da chi soffre di disturbi della personalità, i quali crescono con la persona che li sviluppa. Ci sono precedenti di disagio in questi atti. Gli individui che soffrono di disturbi della personalità attribuiscono spesso le colpe dei propri atteggiamenti all’esterno. Queste persone di solito non cercano aiuto terapeutico. Attribuire questi comportamenti alla malattia mentale è falso: crea stigma. Solo il 10% dei delitti viene commesso da persone affette da disturbo mentale che inficia la capacità di intendere e di volere”.
Il caso dell’omicidio nel bresciano
Lo spunto per affrontare il tema del raptus arriva dal recente caso di cronaca che si è verificato nei pressi di Sirmione, in provincia di Brescia.
Lo scorso 16 settembre 2023 il quarantacinquenne Ruben Andreoli ha aggredito sua madre, Nerina Fontana, una donna di 72 anni. L’uomo ha colpito l’anziana con calci e pugni dopo una discussione. La vittima è morta per le percosse ricevute. Era stata trasportata in condizioni gravissime all’ospedale di Brescia, ma non c’è stata speranza.
Il figlio è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di omicidio, e non ha voluto rispondere agli inquirenti.
Sul caso di cronaca la terapeuta ha detto che spesso: “in molte famiglie in cui si verificano comportamenti tossici c’è una tendenza – legata al narcisismo della società – a dare una facciata in pasto agli altri che rifletta un’armonia, anche se poi dentro le mura domestiche regna la tossicità e il disequilibrio”.
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