Il Bonus ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale in ambito edilizio che incentiva gli interventi volti al recupero del patrimonio edilizio, utilizzato anche in condominio, nel rispetto di alcuni obblighi.
L’agevolazione spettante consiste nel recupero del 50% delle spese sostenute. I lavori possono essere eseguiti sulle singole unità immobiliari e anche sulle parti comuni degli edifici condominiali.
Nel testo, oltre a spiegare come funziona il bonus ristrutturazioni, andremo a vedere quali sono tutti gli obblighi che devono essere rispettati in condominio, per beneficiare dell’agevolazione al 50%.
Bonus ristrutturazioni, quali sono gli obblighi da rispettare in condominio
Il Bonus ristrutturazioni è una misura edilizia, molto utilizzata per i lavori sulle parti comuni degli edifici condominiali. La decisione di effettuare lavori sulle parti comuni condominiali deve essere presa dall’assemblea di condominio.
Infatti, la delibera condominiale riguarda gli interventi di ristrutturazione che vengono effettuati sulle parti comuni. Ovviamente, si devono sempre rispettare le condizioni e le disposizioni di legge in merito ai lavori di ristrutturazione straordinaria.
I condomini, però, non sono obbligati ad effettuare interventi sulle parti private, anche perché non possono essere inserite fra i lavori condominiali che danno diritto a beneficiare del bonus.
La detrazione del 50% del bonus ristrutturazioni è prevista solo sulle parti condominiali o sulle singole unità abitative. Per quanto riguarda i lavori sulle parti comuni, si applica anche alla manutenzione ordinaria.
Quali sono le parti comuni interessate?
- Il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i tetti e i lastrici solari, i muri maestri, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli e i portici, i cortili e tutte le altre parti necessarie all’uso comune;
- I locali per la portineria e per l’alloggio del portiere (ove presenti), i lacali per il riscaldamento centrale e per la lavanderia, per gli stenditoi e per altri servizi comuni;
- Le opere, le installazioni e i manufatti di qualunque genere che servono all’uso e al godimento comune. Sono compresi gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature e così via.
Come già detto, quindi, la delibera può avere ad oggetto solo i lavori relativi alle parti comuni dell’edificio. La scelta, invece, di effettuare lavori anche sulle singole unità private spetta solo ai proprietari e non all’assemblea.
Chi gestisce la pratica?
La pratica relativa ai lavori agevolati con il bonus ristrutturazioni può essere gestita:
- Dall’amministratore di condominio, nel caso in cui l’edificio è composto da più di otto condomini;
- Da uno o più condomini che si impegnano ad adempiere agli obblighi per conto del condominio.
In generale, però, tra i documenti richiesti c’è anche la certificazione dell’amministratore di condominio, il quale deve attestare gli adempimenti eseguiti e certificare la spese sostenuta da ogni singolo condomino.
Come funziona il bonus ristrutturazioni
Il Bonus ristrutturazioni è un’agevolazione che rientra nell’ambito dei bonus edilizi. Chi realizza lavori edilizi, in possesso dei requisiti, può accedere ad una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta, per un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
Il Bonus è stato prorogato dalla Legge di Bilancio del 2023 e per le regole, anche per il prossimo anno, rimangono le stesse. Come abbiamo già spiegato, il Bonus spetta per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini).
I pagamenti, per beneficiare della detrazione del 50%, devono essere effettuati tramite l’emissione di un bonifico bancario o postale, nel quale devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario e il codice fiscale o la partita iva del destinatario delle somme.
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