In Iran il parlamento ha approvato un nuovo disegno di legge che prevede più sanzioni per le donne che non indossano il velo. Tale disegno avrà una durata di prova di tre anni, secondo quanto riportato dall’Irna. Le discussioni per quanto riguarda l’uso dell’hijab, da parte delle donne iraniane, risalgono già a qualche anno fa. Infatti, molte sono state le proteste da parte di alcune donne provenienti da tutto il mondo in merito all’imposizione del velo.

Donne senza velo in Iran: sanzioni inasprite

Negli ultimi mesi, il Governo, ha adottato una linea più crudele nei confronti delle donne che non indossano il velo poiché è crescente il numero di donne che ha deciso di andare in giro con il capo scoperto, soprattutto nelle grandi città in Iran.

Tuttavia, la nuova legge del Governo prevede sanzioni pecuniarie per chi “promuove la nudità”, cammina con il capo scoperto e promuove sui social tale pratica. Inoltre, sono anche salate le multe che subiscono le aziende che permetteranno alle donne di non indossare l’hijab. Purtroppo, però, in tale modo si rischia di incoraggiare la violenza contro le donne che trasgrediscono le “regole” da parte di persone comuni che sostengono le regole del Governo.

Un anno dalla morte di Masha Amini

Qualche giorno fa è stato l’anniversario della morte di Masha Amini, la ragazza 19enne iraniana uccisa un anno fa dopo essere stata arrestata dalla Polizia iraniana perché “non indossava correttamente il velo”. Ad essere arrestato, lo scorso anno, era stato il padre mentre usciva dalla propria abitazione a Saqqez e oggi rilasciato. Tuttavia, i giorni precedenti all’anniversario di Masha Amini, il padre era stato messo sotto sorveglianza, per evitare che tenesse cerimonie commemorative in onore della figlia ormai defunta. Lo scorso 16 settembre 2022, giorno della morte della ragazza, il giro di vite delle forze di sicurezza aveva causato la morte di oltre 500 persone e l’arresto di 22mila manifestanti.

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