Un’analisi recente sull’andamento politico in Italia svela interessanti mutamenti nel panorama dei partiti, con alcune novità rilevanti, soprattutto nel raffronto con altri sondaggi. L’istituto demoscopico Noto sondaggi, attraverso una rilevazione per Porta a Porta, ha di recente offerto un quadro aggiornato delle preferenze dei cittadini. Ecco chi sale e chi scende secondo gli ultimi sondaggi politici Noto realizzati per la trasmissione Porta a Porta, aggiornati al 19 settembre.

Sondaggi politici Noto 19 settembre: calo Fratelli d’Italia, PD ne approfitta?

Fratelli d’Italia, pur avendo registrato una flessione dello 0,5%, mantiene la sua posizione di leadership tra i partiti italiani, attestandosi al 27,5%. Questo conferma il ruolo dominante del partito nel contesto politico attuale.

Niente da fare per il Partito Democratico, che continua a non approfittare dei cali del partito di vertice e, anzi, fa anche peggio, mostrando una significativa contrazione nelle intenzioni di voto e situandosi al 19%, con un decremento dell’1%.

Salgono Movimento 5 Stelle e Lega, crolla Forza Italia

Due partiti che si sono distinti per un incremento nelle intenzioni sono il Movimento 5 Stelle e la Lega. Entrambi hanno visto una crescita dell’1%, con il M5S al 17% e la Lega al 10,5%.

Il calo più significativo riguarda Forza Italia. Il partito ha registrato una perdita del 3%, posizionandosi al 7%. Questa è una variazione piuttosto significativa, che sancisce un calo importante per il partito guidato da Antonio Tajani, con relativo allineamento agli altri istituti di rilevazione delle preferenze elettorali.

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Sondaggi politici Noto 19 settembre: come vanno gli altri partiti

Mentre alcuni partiti hanno mantenuto una certa stabilità nelle intenzioni di voto, altri hanno mostrato leggere variazioni. Azione e Italia Viva, per esempio, rimangono fermi al 3%. L’Alleanza tra Verdi e Sinistra, dall’altro canto, ha visto un aumento dello 0,5%, raggiungendo anch’esso il 3%. +Europa si mantiene al 2%, mentre Noi Moderati non mostra variazioni, rimanendo all’1,5%. È interessante notare come un 6,5% delle intenzioni di voto sia orientato verso “Altri partiti”, un aumento del 2%.

Sondaggi politici Noto 19 settembre: la tabella

Riassumiamo nella seguente tabella le preferenze di voto per gli attuali partiti politici, con la variazione rispetto alla precedente rilevazione:

PARTITORILEVAZIONE 19 SETTEMBREVARIAZIONE PRECEDENTE RILEVAZIONE
Fratelli d’Italia27,5%-0,5%
Partito Democratico19%-1%
Movimento 5 Stelle17%+1%
Lega10,5%+1%
Forza Italia7%-3%
Azione3%=
Italia Viva3%=
Alleanza Verdi e Sinistra3%+0,5%
+Europa2%=
Noi Moderati1,5%=
Altri partiti6,5%+2%

Qui gli ultimi sondaggi Dire-Tecnè e Ixè.

Considerazioni finali

I sondaggi politici Noto aggiornati al 19 settembre risultano dunque significativi nell’affermare certe tendenze e umori elettorali, ormai affini e allineati alle rilevazioni su altri campionamenti. È dunque innegabile il consolidamento al vertice di Fratelli d’Italia, che può permettersi di perdere anche mezzo punto percentuale senza preoccuparsi troppo, perché il PD non arriva ad approfittarne. Al tempo stesso i dem, che calano di 1 punto percentuale, devono iniziare a guardarsi dietro con preoccupazione, con il Movimento 5 Stelle che recupera i punti persi e si avvicina alla seconda posizione delle preferenze, anche questo un trend comune alla maggior parte dei sondaggi.

È invece ormai ufficiale l’avvicendamento tra Lega e Forza Italia: nonostante alcuni istituti abbiano registrato una maggiore fiducia nel partito di Tajani, è evidente come si riveli l’attuale gerarchia nella coalizione di centrodestra.

Tra i partiti minori c’è invece da considerare l’impatto dell’ex Terzo Polo, formato da Italia Viva e Azione, che hanno le stesse percentuali di Alleanza Verdi e Sinistra, l’altro partito della coalizione di centrosinistra con maggiore convinzione, vista la mancata crescita di consensi per +Europa.

Altrettanto significativa, infine, l’aumento di percentuale per chi preferisce votare “Altri Partiti”. Un incremento del 2% che nasconde altri intenti, ovvero la sfiducia nella classe politica dirigente (a riprova di ciò la flessione di mezzo punto percentuale di FdI e il crollo di Forza Italia) e la mancanza di una vera e solida, ma soprattutto affidabile opposizione.