Nel corso degli anni si modifica la necessità di avere un sistema di classificazione delle attività economiche adeguato e sempre aggiornato. Proprio in questo contesto, l’Istat si sta adoperando nella revisione della classificazione ATECO, un elemento chiave nel panorama economico italiano. A partire dal 1° gennaio 2025 ci saranno quindi delle novità significative per quanto riguarda i codici ATECO. Andiamo a vedere quali sono.

Codici ATECO: cosa rappresentano

Il Codice ATECO è una categorizzazione delle attività economiche, progettata per avere una descrizione univoca di ciascuna professione o business operante nel Paese. La denominazione “ATECO” è un acronimo che sta per “ATtività ECOnomiche”, e come tale, il suo obiettivo primario è di segmentare e classificare con precisione tutte le attività economiche presenti.

Le radici del Codice ATECO risalgono al 1991 con la prima versione, denominata ATECO 1991. Tuttavia, la natura mutevole dell’economia ha richiesto aggiornamenti periodici. È così che nel 2002 abbiamo visto l’emergere della versione ATECO 2002, seguita nel 2008 dalla ATECO 2007. Quest’ultima, nonostante gli aggiornamenti effettuati nel 2022, rimane la più utilizzata.

Al centro del Codice ATECO vi è una struttura alfanumerica. L’elemento alfabetico definisce il macro settore di riferimento, mentre l’elemento numerico, che può comprendere da 2 a 6 cifre, descrive in dettaglio la specifica attività economica. Questa suddivisione offre una panoramica dettagliata, consentendo una categorizzazione precisa e distintiva.

Qui un articolo per approfondire.

L’importanza dei codici ATECO nelle procedure amministrative

Ma il Codice ATECO non è solo una formalità o una semplice etichetta. È una componente essenziale in molte procedure amministrative e burocratiche. Che si tratti di registrare una Partita IVA, di presentare una dichiarazione dei redditi o di iniziare un’attività economica, il Codice ATECO gioca un ruolo cruciale. Ad esempio, al momento dell’avvio di un’impresa, la Dichiarazione di Inizio Attività, nota come DIA, richiede la specifica del Codice ATECO per definire con precisione l’ambito operativo dell’attività.

ATECO 2025: novità in arrivo

Guardando al futuro, è in arrivo un’ulteriore revisione. Il 1° gennaio 2025 segnerà l’adozione della nuova classificazione ATECO 2025, in sintonia con le direttive previste dal regolamento UE. Questo aggiornamento mira a raffinare ulteriormente la struttura, rendendola ancora più aderente alle dinamiche economiche contemporanee.

La classificazione ATECO 2025, prevista per il prossimo futuro, intende essere in totale conformità con il sistema europeo di riferimento NACE Rev. 2.1. La Commissione europea ha il mandato di assicurare che la nuova classificazione ATECO sia in sintonia sia in termini strutturali che di contenuti con NACE Rev. 2.1.

Stabilito nel 2020 sotto l’egida del Presidente dell’Istat, il Comitato ATECO è il nucleo di esperti e professionisti che sovrintende al processo di revisione della classificazione. Questa squadra include rappresentanti delle istituzioni di spicco, enti amministrativi e organizzazioni imprenditoriali. Accanto a loro, un vasto network di utenti attivi in diverse capacità collabora e interagisce con il Comitato.

Come gli utenti possono contribuire alla revisione

La voce degli utenti è cruciale in questo processo. Siano essi singoli utenti, associazioni, enti locali o altre organizzazioni, hanno la possibilità di proporre modifiche o confermare codici ATECO attuali. Tali contributi sono accettati fino al 31 ottobre 2023. L’invito ai singoli utenti è di collaborare, ove possibile, con le loro associazioni di riferimento, essendo queste ultime particolarmente attrezzate per rappresentare gli interessi generali della categoria.

Per presentare le proposte, è essenziale fornire:

  • Dettagli completi del proponente: nome, cognome, contatto telefonico e indirizzo e-mail.
  • Il contesto specifico in cui l’utente presenta la proposta.

Revisione Codici ATECO 2025: elementi chiave delle modifiche proposte

Le richieste di modifica devono essere ben articolate e complete. Si richiede:

  • Il tipo di modifica: che riguardi l’aggiunta di note esplicative o una trasformazione strutturale ad un livello di categoria o sotto-categoria.
  • Una descrizione esaustiva delle modifiche proposte.
  • Elementi che possano supportare la valutazione della richiesta, come le ragioni che sottendono la proposta e l’importanza del settore interessato.

Modalità di presentazione delle istanze e feedback

Le proposte possono essere inviate via e-mail all’indirizzo [email protected] con l’oggetto “Proposta revisione ATECO 2025” prima della scadenza del 31 ottobre 2023.

Una volta analizzate, tutte le istanze ricevute avranno una risposta. L’esito dell’analisi, sia positivo che negativo, sarà notificato via e-mail ai proponenti.

Chi desidera ulteriori informazioni o dettagli può scrivere sempre all’indirizzo [email protected] usando come oggetto “Richiesta informazioni revisione ATECO 2025”. La versione attuale della classificazione può essere consultata visitando il sito web dedicato dell’Istat nella sezione ATECO.