Le opinioni espresse dal medico no vax di Torino Citro della Riva sono costate reprimende e polemiche a Marcello Foa, ex presidente della Rai e che conduce oggi un programma su Radio1 dal titolo “Giù la maschera“. In quest’articolo ripercorriamo la carriera e la vita di Foa.

La vita e la carriera di Marcello Foa, al centro delle polemiche per le dichiarazioni no vax nel suo programma radiofonico

Nato a Milano nel settembre 1963 ma cresciuto a Lugano, Foa possiede la doppia cittadinanza italiana e svizzera e ha cominciato a lavorare nel mondo del giornalismo da giovane. Nel 1984 venne assunto dalla Gazzetta Ticinese e poi dal Giornale del Popolo, con sede a Ticino, mentre nel 1989 viene assunto a Il Giornale di Indro Montanelli, con la qualifica di vicecaporedattore degli esteri.

Laureatosi in Scienze politiche all´Università degli Studi di Milano, Foa è poi diventato caporedattore di esteri nel 1993 su indicazione di Montanelli. Nel corso degli anni ha scritto diversi libri, due romanzi (“Il ragazzo del lago” (2010) e “Il bambino invisibile” (2012) e ha collaborato con diverse testate italiane e non, come Russia Today, CNBC, Radio3Rai e Radio24. Da giornalista estero ha approfondito diverse questioni geopolitiche che lo hanno portato in diverse parti d’Europa, fra le quali la Russia.

Ecco cosa scriveva Foa nel 2015 sulla Russia dominata da Vladimir Putin:

In 18 anni non ho mai dovuto coprire una sola crisi internazionale provocata dal Cremlino. In questi 18 anni ho assistito al progressivo, sovente passivo ridimensionamento di Mosca nello scenario geostrategico a cui è corrisposto, a partire dal Duemila, lo sviluppo di una nuova Russia che, sfruttando il boom dei prezzi petroliferi e delle materie prime, desiderava solo una cosa: continuare ad arricchirsi.

Un’idea di stato che ad un certo punto si trovò in consonanza con il Movimento 5 Stelle, che almeno fino al 2018-19 vedeva di buon occhio i rapporti diplomatici ed economici fra Italia e Russia. Quando nacque il primo governo Conte, gestito da Lega e 5Stelle, Foa si espresse in toni entusiastici:

Salvini e Di Maio piacciono non perché sono due pericolosi estremisti ma perché sanno offrire una parola sconosciuta all’establishment: la speranza, la voglia di servire davvero il proprio Paese, di offrire soluzioni davvero alternative rispetto a quelle retoriche e inefficienti reiterate in questi anni.

Proprio su indicazione dei 5Stelle, Foa divenne presidente della Rai: dopo la prima votazione andata a vuoto nel luglio 2018, Foa ottiene la carica nel settembre dello stesso anno, restando in carica fino al luglio 2021. Prima di ottenere la conduzione di “Giù la maschera“, Foa lavorò nel consiglio di amministrazione di Azimut Holding, una società che si occupa di consulenza.

Le opinioni di Foa su vaccini, terrorismo ed estrema destra

Sul blog di Beppe Grillo la diffusione di notizie simpatetiche alla Russia e ai suoi obiettivi sono continuate anche quando Foa vi scriveva: non soltanto con la crisi del Donbass del 2014, ma anche quando Putin decise di far intervenire la Russia nel teatro di guerra siriano. Foa si è reso altresì responsabile della diffusione di notizie tendenziose o errate: ricordiamo le false flag di Al Qaeda che sarebbero state concepite dal Pentagono, gli effetti avversi dei vaccini sui bambini o i rapporti oscuri fra George Soros e parte del PD.

Nel 2011 diresse a Lugano il Gruppo del Corriere del Ticino come Amministratore delegato e direttore generale: secondo l’Espresso, questo gruppo ebbe rapporti anche con Steve Bannon, l’ex capo stratega di Donald Trump.

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