Pensioni dei giovani, nella legge di Bilancio 2024 saranno saranno inserite misure per le future uscite dagli under 35, in particolare per agganciare la pensione anticipata dei 64 anni di età. Si tratta della principale formula di uscita anticipata di chi abbia iniziato a lavorare e a versare contributi Inps dopo il 31 dicembre 1995.

Molte delle preoccupazioni della presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone, sarebbero concentrate sulla possibilità di agevolare il raggiungimento dei requisiti minimi, eventualmente integrando la previdenza pubblica con quella privata.

Inoltre, dovrebbe arrivare anche il silenzio e assenso bis per il trattamento di fine rapporto (Tfr) dei lavoratori, mentre dovrebbe essere elevata la soglia di deducibilità con il bonus figli e familiari.

Pensioni giovani, le novità in arrivo nel 2024 per agganciare l’uscita anticipata a 64 anni

Novità sulle future pensioni dei giovani sono in arrivo nella legge di Bilancio 2024, in particolare sui requisiti per agganciare le formule di pensione anticipata dei lavoratori, in particolare degli under 35. La preoccupazioni del governo e del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nonché del nuovo Osservatorio sulla spesa previdenziale, è quella relativa ai buchi contributivi dei giovani, con carriere discontinue che porrebbero ostacoli al raggiungimento dei requisiti di pensione anticipata e di vecchiaia.

Nel dettaglio, il governo starebbe pensando a un collegamento tra la previdenza pubblica dei contributi versati dai lavoratori all’Inps con quella privata dei fondi pensioni. L’obiettivo è quello di favorire le pensioni del sistema contributivo, ovvero di chi abbia iniziato a lavorare a partire dal 1° gennaio 1996.

In particolare, per gli under 35 dovrebbero arrivare agevolazioni per raggiungere i requisiti della pensione anticipata a 64 anni di età, unitamente a 20 anni di contributi. L’aiuto, in questo caso, arriverebbe per maturare il requisito della futura pensione, che deve essere pari ad almeno 2,8 volte il trattamento minimo.

Pensioni giovani 2024, come uscire a 64 anni di età?

Un altro requisito da raggiungere è quello relativo alle pensioni di vecchiaia dei 67 anni di età, requisito quest’ultimo soggetto agli aumenti della speranza di vita. La futura pensione di vecchiaia deve essere di almeno 1,5 volte il trattamento minimo. Diversamente le giovani generazioni rischierebbero di dover rimandare l’uscita a 71 anni. L’integrazione delle pensioni complementari consentirebbe di arrivare prima a questi due requisiti, motivo per il quale i tecnici del governo sono al lavoro per formulare delle ipotesi nella legge di Bilancio 2024.

Pensione integrativa, si punta ad alzare il tetto di deducibilità anche con bonus

Le misure sopra descritte potrebbero avere una leva, in tema di pensioni complementari, nell’innalzamento del tetto di deducibilità dei contributi versati ai fondi pensioni. È già da tempo, infatti, che si ipotizza l’aumento del limite di 5.164,57 euro, con ulteriori bonus legati all’iscrizione di familiari a carico, in particolare dei figli. Sempre nel pacchetto delle pensioni dei giovani, dovrebbe arrivare anche il nuovo silenzio e assenso bis per quanto riguarda la destinazione del trattamento di fine rapporto alla previdenza complementare.

Riforma previdenziale 2024, si punta alla conferma di quota 103, opzione donna e Ape sociale

Sulle misure che il governo adotterà nella legge di Bilancio del prossimo anno, incombe l’incognita delle risorse a disposizione. Dati più precisi si potranno avere solo in sede di approvazione della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), attesa a fine settembre. Nella Manovra 2024 il governo dovrebbe confermare la quota 103 come misura ponte delle generazioni più prossime alla pensione, garantendo un restyling di opzione donna e dell’Anticipo pensionistico sociale (Ape).