L’Inter di Simone Inzaghi è reduce da un successo roboante nel derby: i nerazzurri si sono imposti 5-1 sui cugini del Milan e guardano con entusiasmo il prossimo impegno. Domani i nerazzurri sono chiamati all’esordio in Champions League, contro la Real Sociedad, in trasferta alle 21.00. Inzaghi ed i suoi lo scorso anno sono arrivati a disputare la finale della massima competizione europea e quest’anno vorranno ripetere l’importante cammino effettuato, forti anche del fatto che sono arrivati dal mercato innesti che hanno rinforzato una rosa già di livello. Per parlare dell’entusiasmo che c’è in casa nerazzurra e commentare Real Sociedad-Inter, Fabio Galante è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

Real Sociedad-Inter, Galante a Tag24

La finale raggiunta lo scorso anno e l’avvio straordinario in questa stagione fanno dell’Inter una delle squadre maggiormente attese all’esordio in Champions League. Domani in Spagna la squadra di Simone Inzaghi ci tiene a fare bella figura, vuole rispettare le aspettative e continuare nel percorso netto fatto fino a questo punto. Per commentare Real Sociedad-Inter, Fabio Galante, che con la maglia nerazzurra ha vissuto da protagonista tre stagioni, dal 1996 al 1999, vincendo anche una Coppa Uefa, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Grande entusiasmo in casa Inter e domani l’esordio in Champions, cosa ti aspetti?

“L’Inter si presente al primo appuntamento europeo in grande forma e con tanto entusiasmo. Quattro vittorie su quattro partite e il derby, giocato in quel modo, sono un ottimo biglietto da visita. Ma sono certo che in società, a partire dal mister e includendo tutti i calciatori, sanno perfettamente che in Champions sarà diverso. In Europa è tutto più complicato e i nerazzurri affronteranno la Real Sociedad che è una squadra ostica. Domani sarà la prima, c’è tanta attesa e la squadra di Inzaghi ci arriva con grande fiducia”.

I nerazzurri possono ripetere il percorso dello scorso anno in Europa?

“Sono i vice campioni d’Europa, qualcosa vorrà pur dire. La finale ha sicuramente dato consapevolezza nei propri mezzi a questa squadra e i risultati si vedono in campo. Tutti hanno più esperienza, a determinati livelli non ci si arriva di certo per caso. Per come è partita in questa stagione, nonostante in Champions ci siano tante squadre attrezzate, è chiaro che si ricandida come una delle pretendenti per arrivare in fondo. Ma attenzione alle avversarie! Chiunque si troverà sulla strada dell’Inter scenderà in campo pensando di affrontare la finalista dello scorso anno e se possibile ci metterà ancora più grinta e concentrazione”.

Viste le prime quattro giornate in Serie A, l’Inter è la favorita per lo scudetto?

E’ ancora molto molto presto per tirare le somme e fare una previsione. Di certo l’Inter è una delle pretendenti al titolo, ma lo era anche negli anni passati. La squadra di Inzaghi è partita bene, ma la Juventus è lì vicina e anche le altre squadre verranno fuori. Il Milan, il Napoli, anche la Lazio che è partita male voglio vederla a lungo termine. Il campionato è lungo, ci sono 38 giornate e possono subentrare tanti fattori. Ci saranno momenti più complicati, arriveranno gli infortuni, sarà a quel punto che capiremo chi può fare meglio e chi sarà in grado di mantenere il ritmo anche di fronte alle difficoltà. Ci sono tante varianti da prendere in considerazione. Sicuramente l’Inter è partita alla grande e ha dimostrato di essere una delle più forti, ma non l’unica”.

Inzaghi ora gode di fiducia da parte dei tifosi nerazzurri, ma ha ricevuto anche tante critiche nel tempo. Cosa ne pensi?

“Gli allenatori purtroppo vivono di continui alti e bassi. Pioli ha vinto un campionato un paio di anni fa e adesso che ha perso il derby malamente per i tifosi non va più bene. Allegri viene massacrato da due anni. Garcia è arrivato a Napoli da pochi mesi e dopo quattro partite c’è già chi vorrebbe mandarlo via. Insomma, gli allenatori sono i primi a subire critiche e a rischiare il posto. Lo stesso vale per Inzaghi. In molti pensavano che non fosse pronto per la panchina dell’Inter, i tifosi stessi a un certo punto speravano che andasse via. Ma ha già vinto Supercoppa, Coppa Italia ed è arrivato in finale di Champions. Ha dimostrato sempre di avere un suo stile, una sua idea di gioco e sa gestire il gruppo. Sono convinto sia un grande tecnico e finora ha fatto un grande lavoro”.

C’è un calciatore in rosa a cui affidarsi?

La forza di questa squadra è il gruppo. Non c’è un singolo a cui ci si deve affidare, ma c’è una rosa incredibile e da quando sono stati inseriti i cinque cambi la differenza con altre squadre è ancora più netta ed evidente. Nel derby Inzaghi ha potuto inserire calciatori del calibro di De Vrij, Asllani, Arnautovic e Frattesi, giusto per citarne alcuni, lasciando in panchina altri giocatori altrettanto forti. È chiaro che dal sessantesimo minuto in poi diventa un’altra partita”.