Un attacco alla destra al governo, uno in particolare al vicepremier Matteo Salvini e in mezzo, intanto, il pensiero all’Europa. La nuova Europa che uscirà dalle urne l’anno prossimo. Infine un “Basta passerelle” per condire il tutto e mettere anche il punto esclamativo sulla vicenda sbarchi a Lampedusa. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ospite su Rai 1 da Bruno Vespa, tra “Porta a Porta” e “5 minuti“.
Giuseppe Conte ospite da Bruno Vespa, per parlare di sovranismo, Europa, immigrazione e governo
Non ho la palla di vetro e non so quale sarà l’esito delle elezioni europee, ma c’è un concetto che non è appaltato alla destra. È il concetto di sovranità, che deve appartenere a tutti. Tutti gli Stati hanno diritto a stabilire regole di ingresso e transito. Ciò che mi distingue dalle forze di destra è che da loro si faccia propaganda e che si crei illusione.
Fuori dai nostri confini, l’ex premier non garantisce il pieno appoggio all’attuale presidente della Comunità europea.
Noi sposiamo un progetto politico, non la persona. Se Ursula Von der Leyen si dovesse ricandidare e lo facesse rilanciando un’azione politica confacente alle nostre battaglie, valuteremmo senz’altro la proposta, esaminando anche altri eventuali candidati.
Immigrazione: “Fu Salvini a rifiutare le operazioni in mare durante il Conte I”
Ma il discorso torna spesso sull’emergenza immigrazione.
Il primo che si rifiutò di rafforzare le operazioni in mare durante il Conte I fu Salvini. Ma è fondamentale il soccorso in mare. È una legge prevalente e giustissima. Mandare le nostre navi significa svolgere le operazioni che adesso fanno le Ong. Basta prendere voti sul tema dei migranti. Io sono per l’integrazione. L’accoglienza senza l’integrazione a che cosa serve?
Attacco anche alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
L’impegno del governo sui migranti è un’illusione comunicativa che dopo 24 ore sparisce. Sul tavolo rimane il vuoto di questa sostanza politica e soprattutto rimane un presidente del Consiglio che si sta dimostrando maldestro e inadeguato. Anche in Romagna Meloni arriva con gli stivali, promette, ma sono passati 5 mesi e non c’è nemmeno la piattaforma per presentare domanda di ristori.
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