In arrivo i nuovi contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari innovativi, di impianti e di attrezzature con la pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale 216 dello scorso 15 settembre, del bando del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). In tutto, il dicastero ha messo in moto un ulteriore quantitativo di risorse pari a 850 milioni di euro che andranno a favore delle micro, piccole e medie imprese situate nelle regioni dell’obiettivo convergenza, ovvero Sicilia, Puglia, Campania, Calabria e Basilicata. La scadenza per la presentazione delle domande dei bonus è fissata al 31 dicembre 2023.
I fondi messi a disposizione dal Mimit integrano le risorse del React Eu, relativo all’Asse VI, del Programma operativo nazionale (Pon) inerente le imprese e la competitività del Fondo Europeo di sviluppo regionale (Fesr) del settennato 2014-2020. L’obiettivo dello stanziamento dei fondi riguarda il miglioramento di settori cruciali dell’economia in modo da assicurare una ripresa digitale, resiliente e green alle micro, piccole e medie imprese colpite dapprima dalla crisi pandemica e poi dagli effetti della guerra in Ucraina.
Contributi a fondo perduto macchinari, impianti e attrezzature: pubblicato il bando Mimit per i bonus alle imprese
In arrivo altri 850 milioni di euro per le imprese delle regioni dell’obiettivo convergenza (Sicilia, Puglia, Campania, Calabria e Basilicata) per investimenti agevolati dai contributi a fondo perduto e riguardanti l’acquisto di macchinari innovativi, le attrezzature e gli impianti.
Il decreto degli investimenti del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) è quello dello scorso 26 luglio, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 settembre. Gli investimenti agevolati potranno essere effettuati entro il 31 dicembre prossimo, mentre le modalità per le quali investire i contributi messi a disposizione, nonché di presentazione della domanda, saranno oggetto di ulteriori provvedimenti del Mimit.
Contributi bonus imprese, chi può richiedere i fondi?
Dal decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si viene a conoscenza, tuttavia, che i bonus dovranno essere utilizzati per gli investimenti che garantiscano le transizione ecologica e digitale delle imprese richiedenti. I fondi potranno essere richiesti per investimenti in tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0 e la transizione dell’azienda richiedente verso un’economia circolare e green.
A tal proposito, gli investimenti dovranno garantire l’elevato livello di efficacia e di efficienza nella direzione sostenibile dell’impresa. Sono compresi negli investimenti anche i software informatici e le relative licenze.
Quali sono le spese e gli investimenti ammissibili?
Per la presentazione delle domande dei contributi a fondo perduto dei macchinari, impianti e attrezzature innovativi è necessario attendere la pubblicazione dei decreti del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Ad oggi, tuttavia, risultano escluse dalla possibilità di richiedere i bonus le imprese che svoltano la propria attività nei settori speciali quali produzione e distribuzione di energia, trasporti e attrezzature, estrazione di carbone, cantieristica navale, sviluppo di fibre sintetiche e siderurgia. Le imprese devono essere situate nelle regioni sopra indicate e devono prevedere un minimo di investimento pari a 400.000 euro fino a un massimo di 3 milioni di euro.
Sono incluse nella possibilità di richiedere gli incentivi le micro, piccole e medie imprese incluse nell’allegato 3 del decreto ministeriale del 30 ottobre 2019. Gli investimenti devono riguardare sedi produttive localizzate nelle cinque regioni in ritardo di sviluppo.