Il Diritto Canonico e, più in generale, il Diritto, è una scienza incerta, ma adattabile a seconda dei contesti e delle necessità dell’uomo. È un diritto antropocentrico e, quindi, Cristocentrico. È un Diritto cui tutti i battezzati sono sottoposti. In questo tempo, dunque, di luminarie, vorrei offrirvi degli spunti per riflettere su questa famiglia giuridica con delle questioni pratiche, non di certo da manuale ovvero da letteratura.
Si parla di un clero che scarseggia, di un popolo di Dio che latita nelle chiese per le funzioni, quindi si fa cenno ai Vescovi ed al territorio su cui questi governano.
Le Diocesi si dividono in tre categorie:
- immediatamente soggette alla Santa Sede,
- metropolitane e
- suffraganee.
Escluse le prime, il ragionamento verte sulle ultime due secondo questa guisa: tante diocesi formano una provincia ecclesiastica, al cui vertice vi è un Arcivescovo Metropolita. Quest’ultimo guida una Chiesa metropolitana, mentre i suoi confratelli di quella sua provincia delle diocesi suffraganee.
Il Diritto Canonico concede al Metropolita delle facoltà sulle sue suffraganee e sui suoi Vescovi. Non dimentichiamo l’obiettivo del regime fascista all’indomani dei Patti Lateranensi: ad ogni Diocesi sta un Vescovo come un Regio Prefetto sta ad una Provincia civile.
Esempio pratico
Tuttavia, analizziamo un caso pratico, ma di fantasia: l’arcivescovo Tizio è a capo dell’Arcidiocesi di Rossopoli, suffraganea dell’Arcidiocesi metropolitana di Giallopoli. Il Romano Pontefice unisce in persona episcopi l’Arcidiocesi di Rossopoli a quella di Neropoli. Tuttavia, la Chiesa di Neropoli è suffraganea della Metropolia di Verdopoli.
Il dilemma, in prammatica, è il seguente: l‘Arcivescovo di Rossopoli dovrà far riferimento a due metropoliti? Risposta: No. L’Arcivescovo di Rossopoli porterà anche la Diocesi di Neropoli, unita nella sua persona, sotto la giurisdizione del Metropolita di Verdopoli. Si osservi, dunque, sempre e comunque chi è il Vescovo cui viene affidata una seconda Chiesa diocesana.
Prof. Avv. Matteo Cantori (Unicusano)