La Giornata mondiale della paella è un’occasione speciale per ricordare e celebrare il piatto più amato della tradizione culinaria spagnola. Quando pensiamo alla Spagna, tra le tante cose che ci possono venire in mente, c’è proprio la paella. La culla di questo delizioso cibo? La bellissima città di Valencia. Vediamo insieme tutte le curiosità.

Giornata mondiale della paella: la storia del piatto

Tutti gli amanti della buona cucina attendono, con una certa trepidazione, la cosiddetta Giornata mondiale della paella. Essa si celebra ogni anno il 20 settembre e serve a ricordare non solo la bontà di questo piatto tipico spagnolo, ma anche la storia e le tradizioni ad esso legate.

Al centro di questa giornata c’è la nota città di Valencia, dove la paella è nata. In molti ancora oggi credono che tale cibo venga dalla Catalogna ma, in realtà, la storia associa la sua nascita e le sue origini alla comunità valenciana. Ma come, quando e dove nasce questa speciale pietanza?

Per capire le origini della paella dobbiamo fare un grande salto indietro nel tempo. Essa, in primo luogo, proviene dall’incontro di prodotti culinari tipici dell’area di Valencia, celeberrima città della Spagna.

Stiamo parlando dell’anatra, del pollo, del coniglio, delle verdure e soprattutto del riso. E non un riso qualsiasi. Quello che sta alla base della paella proviene dalla zona di Albufeira, in Portogallo. Si tratta di un’area conosciuta per la grande presenza di risaie.

Tra il XV e il XVI secolo il piatto di carne inizia a diffondersi prima tra i poveri agricoltori – i quali necessitavano di pasti nutrienti e veloci da preparare – e poi tra tutto il resto della popolazione. Questa particolare pietanza spagnola ha dunque origini povere e contadine. In un secondo momento arriva in tutto il resto del Paese e anche all’estero.

Origini

La paella deriva dalla necessità per i lavoratori, dal XV secolo in poi, di nutrirsi di una pietanza in grado di fornire il giusto apporto di nutrienti, senza spendere troppi soldi e cercando di impiegare il meno tempo possibile per prepararla. Così gli agricoltori hanno iniziato a inserire i vari ingredienti all’interno dello stesso piatto e da qui è nato tutto.

Stiamo parlando infatti di una pietanza molto carica e piena non solo di riso, manche di carne e verdure. Gli elementi che la compongono, una volta come oggi, sono tutti di facile reperibilità. O almeno questo vale per la paella classica. Ognuno può a sua volta decidere se aggiungere, togliere o modificare qualcosa, in base ai propri gusti e in base alle proprie esigenze.

Nel corso degli anni si sono diffuse le più svariate ricette. La tradizione valenciana prevede che all’interno del piatto ci sia la base di riso – preparato con acqua, sale e olio – e poi si aggiungano la carne, i fagiolini, i pomodorini, il peperoncino dolce, qualche verdura a scelta e il rosmarino.

Questa è la versione “carnivora”. Esiste ovviamente anche quella a base di pesce. Insomma, come dicevamo prima, potete sentirvi liberi di creare il piatto che preferite, dando sfogo alla vostra creatività e inserendo gli ingredienti che vi più vi piacciono.

Le tradizioni legate alla paella

Sono molteplici le tradizioni che si sono create nei corsi dei secoli legate a questo particolare piatto. Ad esempio, proprio in occasione della Giornata mondiale della paella, a Valencia – città da cui è partito tutto – si organizzano ogni anno diversi appuntamenti e diversi eventi volti proprio a celebrare la pietanza spagnola.

Il riso, mischiato con i vari ingredienti, va poi rigorosamente servito in una padella di ferro dalla forma circolare con due impugnature laterali. La profondità è di circa 6 cm, mentre il diametro varia in base al numero di commensali. Anche questa è una tradizione da rispettare quando si cucina e si serve tale pietanza a tavola.