Nella prima giornata delle finali di Diamond League a Eugene, Andy Diaz della Libertas Unicusano Livorno, si è confermato campione con un salto di 17,43: ecco la nostra intervista esclusiva
Intervista esclusiva a Andy Diaz della Libertas Unicusano Livorno campione nella Diamond League
Nella prima giornata delle finali della Diamond League di Eugene (Oregon), il triplista cubano naturalizzato italiano Andy Diaz della Libertas Unicusano Livorno si è confermato campione con un salto di 17,43. Per l’atleta azzurro nato nel giorno di Natale del 1995 si aggiunge così un nuovo capitolo importante a cesellare una stagione piena di momenti importanti, come il successo nel Golden Gala di Firenze, dove Diaz – allenato da Fabrizio Donato, bronzo olimpico 2012 – registrò persino il record italiano a 17,75, senza dimenticare la tappa di Xiamen. Dopo un traguardo così importante, lo abbiamo raggiunto per porgli alcune domande, iniziando ovviamente dal prestigioso successo appena conquistato.
Impossibile non partire dalla recente vittoria alla Diamond League: puoi dirci ancora le tue emozioni a caldo?
Sono molto felice di ottenere il mio secondo diamante, ma non sono soddisfatto. Mi aspettavo davvero di saltare un po’ di più a causa delle condizioni fisiche con cui ero arrivato. Ma è bastato solo un 17.43 per battere il campione del mondo!
Andy Diaz: “La voglia di vincere non mi lascia mai”
Nelle Finals, Diaz si è imposto fin dal primo salto, realizzando quell’insormontabile 17,43 – 17,00 (-0.4), rinunce al terzo e al quarto, 17,27 (0.0) e un 17,02 (+0.6) gli esiti delle altre prove – capace di relegare il campione del mondo Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso) nella seconda posizione con 17,25 (-0.3). Dietro di lui, al terzo posto, lo statunitense Donald Scott (16,84).
Qual è stato secondo te il momento decisivo, quello che ti ha portato alla vittoria?
Dato che siamo alla fine della stagione, il corpo non risponde allo stesso modo a causa della stanchezza. Eravamo solo cinque atleti nei primi tre salti, si definivano le posizioni e Zango è un’atleta che migliora sempre all’ultimo salto. Quindi era obbligato a saltare: è bastata una misura al primo salto per metterlo in difficoltà
Oltre al regime d’allenamento fisico, c’è stato anche una sorta di allenamento mentale che ti ha aiutato a vincere?
Io sono ossessionato dalla vittoria, la voglia di vincere non mi lascia mai
Si avvicina sempre di più la possibilità di gareggiare con l’Italia e già si parla delle Olimpiadi…
Non vedo l’ora di gareggiare per l’Italia alle Olimpiadi. Prendere una medaglia è la migliore forma di ringraziamento per tutte le persone che mi hanno aiutato durante tutto il mio percorso.
Per chi non lo sapesse infatti, il triplista nato a Cuba ha ricevuto il 23 febbraio 2023 la cittadinanza italiana dopo una delibera del Consiglio dei Ministri proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi. Di conseguenza Andy Diaz dal prossimo 3 agosto 2024 potrà indossare la maglia dell’Italia e competere per l’oro olimpico con la nostra nazionale. Con un post sul proprio profilo Instagram, il diretto interessato salutò così la notizia:
Da molto tempo stiamo aspettando questa notizia, notizia che mi cambia la vita, che mi dà l’opportunità di rappresentare l’Italia nelle competizioni più importanti di un atleta, dire che sono felice non basta per esprimere la grande emozione che provo. Molti penseranno che il percorso sia finito quando la verità è che è appena iniziato. Il modo migliore per ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato e l’Italia per avermi adottato come figlio in più è portargli la medaglia. Ma il merito non è solo mio, anche dei mie allenatori Fabrizio @donato_fabrizio e Andrea @andreamatarazzo69 e la mia squadra @libertasunicusanolivorno @giovannidettogiannigiannone ,loro fanno parte di questi incredibili successi, mi stanno portando al punto più alto della mia carriera sportiva che sta iniziando appena .Grazie alle @fiammegialle @conisocial @fidal @giovannimalago @stefamei63 per tutta la fiducia e per aver fatto sì che questo mio sogno si potesse realizzare. Vi renderò orgogliosi #andiamoavanti