“XX Settembre: onore ai nostri bersaglieri che con la breccia di Porta Pia nel 1870 fecero la storia d’Italia e di Roma” lo scriveva su Facebook nel 2016 Giorgia Meloni, quando era “solo” leader di partito e, speriamo, che lo faccia anche in questo anno 2023 in cui è presidente del consiglio dei ministri. E’ una data su cui è calata la congiura del silenzio se non fosse per i massoni del Grande Oriente d’Italia e per qualche radicale che non dimenticano la Breccia di Porta Pia.
Ora che è Presidente del Consiglio porterebbe ripristinare la solennità civile
Non si tratta di essere sovranisti o appiccicarsi altre etichette ma riconoscere in questa data il coronamento del sogno risorgimentale di un’Italia finalmente unita. E’ una data che è scolpita nel cuore ed è per questo che il 20 settembre alle 17 sarò come sempre a Roma vicino al monumento che raffigura Niccolò Scatoli, il trombettiere senese che rimase ferito nella battaglia di Porta Pia.
La giornata del 20 settembre fu proclamata solennità civile dallo Stato appena nato ma venne abolita dal fascismo che la sostituì con la firma dei Patti Lateranensi. Ora che Giorgia Meloni è presidente del consiglio potrebbe adoperarsi per rendere “onore ai bersaglieri che fecero la storia d’Italia” ripristinando la solennità, perché il XX settembre è una data identitaria insieme al 25 aprile, Festa della Liberazione, e al 2 giugno, Festa della Repubblica.
Stefano Bisi