Il gaslighting è una forma subdola di manipolazione psicologica in cui una persona cerca di far dubitare a un’altra della propria percezione, memoria e sanità mentale.

È la forma peggiore di manipolazione psicologica, provoca disastri nella mente e nella salute delle vittime. Scopriamo i dettagli e come difendersi.

Cosa si intende per gaslighting?

Il gaslighting è una forma di violenza psicologica: una persona usa dichiarazioni o comportamenti mirati per cercare di turbare un’altra persona e farla dubitare della propria percezione e dei propri pensieri.

La vittima di gaslighting inizia a pensare: “L’ho detto davvero? Potrebbe essere che ricordo sempre le situazioni in modo errato? Sto impazzendo?”.

Le vittim si pongono queste e altre domande simili sempre più spesso, fino al punto di pensare di stare impazzendo.

La ragione di ciò non è la loro sanità mentale, ovviamente, ma una persona manipolatrice che abusa emotivamente e costantemente di loro.

Da dove deriva il termina gaslighting?

Il termine gaslighting risale all’opera teatrale “Gas Light” di Patrick Hamilton, presentata per la prima volta nel 1938.

In quest’opera un marito cerca sistematicamente di far impazzire la moglie per ottenere la sua eredità. L’opera divenne in seguito famosa come adattamento cinematografico e venne coniato il termine gaslighting in psicologia.

Con il suo libro “The Gaslight Effect” (2007), la psicoanalista Dr. Robin Stern ha portato il termine a conoscenza del pubblico.

Oggi il gaslighting è considerato un comportamento manipolativo, in cui una persona (il carnefice) presenta intenzionalmente informazioni false, bugie o distorsioni per minare l’autostima, la percezione della realtà e la fiducia di un’altra persona (la vittima).

Quest’ultima finirà per non fidarsi più dei propri sentimenti, pensieri e percezioni.

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Come funziona il gaslighting?

Le personalità sociopatiche e narcisistiche sono più inclini al gaslighting. L’obiettivo della persona manipolatrice è controllare i pensieri, i sentimenti e le azioni della vittima. Lo fa inducendo la vittima a dubitare di se stessa attraverso disinformazione mirata, distorsione dei fatti o insinuazioni.

Il gaslighting non si concretizza solo nei rapporti di coppia, ma anche in famiglia, a scuola o al lavoro. Viene utilizzato anche in contesti sociali e politici, ad esempio quando determinati gruppi vengono svalutati in un regime totalitario o un governo diffonde deliberatamente disinformazione.

Il gaslighting è indipendente dal genere, il che significa che sia gli uomini che le donne possono essere autori e vittime.

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Esempi concreti di gaslighting

Alcuni comportamenti sono segni tipici di gaslighting. Forniscono la prova che una persona sta deliberatamente cercando di turbarne un’altra. Eccoli elencati:

  • Negare o reinterpretare i sentimenti: “Sei isterico/ipersensibile. Hai capito tutto nel modo sbagliato. Hai avuto di nuovo una brutta giornata?”
  • Mentire e negare: “Non l’ho mai detto. Perché dovrei inventare qualcosa del genere?”
  • Negare eventi passati: “Non è mai stato qui. Lo stai solo immaginando.”
  • Finta preoccupazione: “Ti senti male, tesoro? Sembri così confuso ultimamente.”
  • Svalutare: “Non puoi farlo. Non puoi fare nulla da solo, non ne sei in grado”.
  • Isolamento sociale: “I tuoi amici non ti fanno bene. Ti stanno solo usando. Sarebbe meglio allontanarli”.

Ciò può includere anche la manipolazione di oggetti. Ad esempio, l’auto si ferma improvvisamente da qualche altra parte, documenti, oggetti o messaggi scompaiono.

Come difendersi dal gaslighting?

Se hai la sensazione di riconoscere queste forme di manipolazione da parte di un’altra persona, sei consapevole e questo è già un passo importante.

Ecco alcune strategie da mettere in pratica se ti ritieni vittima di gaslighting:

  • Fidati dei tuoi sentimenti, della tua percezione e della tua memoria.
  • Tieni un diario, scatta foto e parla con gli amici degli eventi per essere sicuro che si siano verificati davvero, in caso di dubbi.
  • Se possibile, dai al gaslighter un segnale di stop il prima possibile: “So di avere ragione, quindi smettila”.
  • Mantieni le distanze, anche se ciò significa separazione.
  • Chiudi i rapporti.
  • Contatta uno psicoterapeuta.

In conclusione, il gaslighting è una forma insidiosa di manipolazione psicologica, ma con la consapevolezza e le giuste strategie è possibile difendersi da essa. Impara a riconoscerla, a proteggere la tua autostima e a preservare la tua salute mentale. Non lasciare che nessuno metta in dubbio la tua percezione della realtà.