A partire dal 18 settembre 2023 è possibile avviare il processo di richiesta del bonus dedicato agli autotrasportatori merci operanti in regime di conto terzi. Le imprese interessate hanno ora l’opportunità di presentare la propria domanda al fine di ottenere il rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di carburante durante il secondo trimestre del 2022.

Bonus autotrasportatori 2023: requisiti e importo

Il bonus autotrasportatori 2023 si traduce in un credito d’imposta, il cui ammontare massimo può arrivare al 12% delle spese totali sostenute nel periodo di riferimento. Le aziende sono tenute a inoltrare le loro richieste per ottenere il bonus esclusivamente attraverso la piattaforma online fornita dall’Agenzia delle Dogane, con una scadenza fissata per il 6 ottobre 2023.

L’implementazione di questa misura è stata resa possibile dalla legge di bilancio 2023 ed è stata introdotta per affrontare l’aumento dei costi del carburante. Per finanziare il bonus, è stato messo a disposizione un fondo di 200 milioni di euro.

Le aziende che possono beneficiare del bonus autotrasportatori merci in conto terzi devono soddisfare alcuni requisiti specifici. In particolare, devono:

  • avere sede o una stabile organizzazione in Italia,
  • devono operare nel settore del trasporto merci per conto terzi,
  • è che utilizzino veicoli di trasporto di categoria Euro 5 o superiori, aventi una capacità di carico pari o superiore a 7,5 tonnellate.

Come fare domanda per il Bonus autotrasportatori 2023?

La procedura di richiesta deve essere avviata attraverso il modulo online appositamente predisposto e disponibile sul sito web dell’Agenzia delle Dogane. Questa piattaforma è stata attivata a partire dalle 15:00 del 18 settembre. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il provvedimento contenente tutte le istruzioni dettagliate relative al bonus in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre 2023. Per accedere al sito e procedere con la richiesta, è necessario che il rappresentante legale dell’azienda utilizzi le credenziali SPID, CNS o CIE. Successivamente, sarà possibile autorizzare altri soggetti a operare sulla piattaforma a nome dell’azienda.