Andrew Howe ci ripensa e torna in pista: il trentottenne, quattordici mesi lontano dalle competizioni, ha deciso di rimettersi in gioco e riprendere a gareggiare e anche se la prima lunghezza è un 7.32 che non lo ha soddisfatto è comunque un primo punto di partenza per un campione che vuole ancora dire la sua nel mondo dell’atletica.

Come raccontato in un’intervista a Repubblica l’idea dell’addio era stata improvvisa, ma il malessere dello stare lontano dalle gare ha prevalso e così è nata l’idea del rientro, concretizzatasi a Siena.

Avevo dato l’addio alle gare dopo il problema di salute capitato a mia madre durante lo scorso inverno. Era stata una decisione impulsiva, ma non ero felice, sentivo che avrei potuto fare ancora qualcosa di bello nell’atletica e proprio mia madre è stata la prima a spingermi

Il ritorno è stata una sensazione speciale, come dichiarato dallo stesso Andrew Howe è stato “ripartire per un viaggio”.

Sono stato travolto da un’ondata di positività. Intanto si sono sistemate alcune cose intorno a me: la mia vita sentimentale, ad esempio. La mia ragazza, Ilaria, è stata determinante nel darmi la spinta che forse mi mancava. All’uscita dalla sabbia a Siena ero la persona più felice della terra

Andrew Howe, il rientro, gli obiettivi

Ovviamente con il rientro arrivano anche aspettative e voglia di fare bene, con obiettivi ben precisi e delineati: gli Europei di Roma dell’anno prossimo, città molto cara al nativo di Los Angeles.

Gli Europei di Roma 2024, nella città nella quale vivo, dove mi alleno. Anche questo ha contato: mi alleno allo stadio Nando Martellini, accanto alle Terme di Caracalla. Ho sentito l’abbraccio della gente

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