Io Capitano, di Matteo Garrone, arriva al cuore del grande pubblico: presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, dal mese di settembre nelle sale italiane, la pellicola racconta la storia di due giovani senegalesi. Seydou e Moussa, lasciano il loro Paese per raggiungere l’Europa, sono due amici di 17 anni che vivono a Dakar, conducono entrambi una vita difficile e povera e sognano un futuro migliore in Europa. Entrambi decidono di partire per il viaggio della speranza: una lunga e pericolosa avventura che li porta ad attraversare il deserto del Sahara, affrontare i trafficanti umani e i centri di detenzione libici, e superare i pericoli della traversata del Mediterraneo. Seydou e Moussa sono costretti a fare i conti con la crudeltà e l’ingiustizia di un mondo che non li vuole. Io Capitano è un’odissea contemporanea, un racconto di speranza e resistenza.
Io Capitano: una storia drammatica ed emozionante
Il regista Matteo Garrone ha scelto così di raccontare la storia di Seydou e Moussa dando voce ad esperienze ed emozioni in wolof, ovvero la lingua parlata dai due, e alterna scene di grande realismo a momenti di poesia e intensità. La pellicola è un film importante e affronta un tema drammatico e attuale, non lascia indifferenti e ci fa riflettere sulla realtà dei migranti. Seydou e Moussa sono interpretati dai giovani attori senegalesi Seydou Sarr e Moustapha Fall. Nel cast c’è anche Affif Ben Badra, Oumar Diaw e Bamar Kane.
Il parere della critica
Il lavoro cinematografico è stato accolto positivamente dalla critica, “La Repubblica” scrive: “Un film potente e commovente, che ci fa conoscere la realtà dei migranti da un punto di vista inedito”. “L’Espresso” aggiunge: “Un film necessario, che ci ricorda che la migrazione è un problema umano prima che politico”. Il film colpisce per la sua forza e la sua intensità, Garrone racconta la storia di Seydou e Moussa con uno sguardo poetico e commovente, senza mai indulgere nel pietismo. Io Capitano è un contributo al dibattito sulla migrazione, un problema che non può essere ignorato, girato con grande cura e attenzione al dettaglio. Le scene del deserto e del mare sono evocative, riescono a trasmettere la bellezza e la pericolosità di questi luoghi. Le interpretazioni dei due protagonisti, Seydou Sarr e Moustapha Fall, sono convincenti e toccanti, rendendo la pellicola indimenticabile.