È Leopoli la città più colpita dall’ultimo attacco notturno con droni ad opera della Russia: sul fronte di guerra, le truppe di Mosca hanno colpito con un attacco combinato su varie regioni ucraine.
Nella città dell’Ucraina occidentale, in particolare, è divampato un incendio in un edificio industriale colpito dai detriti di un missile intercettato dalla contraerea. Nell’incidente sono rimaste coinvolte due persone, tirate fuori da sotto le macerie. Uno di loro è in gravi condizioni.
Altre esplosioni si sono registrate anche a Kharkiv, dove è stato anche segnalato l’uso di armi balistiche. Ordigni sono esplosi anche a Odessa, Khmelnytskyi e a Kryvyi Rih, nella regione di Dnipropetrovsk.
Guerra, attacco con droni a Leopoli, il sindaco: esploso un vasto incendio
A confermare la gravità della situazione anche il sindaco della città Andriy Sadovoy, sul proprio canale Telegram. Al momento, il bilancio provvisorio dell’attacco russo con droni avvenuto nella notte a Leopoli resta di due feriti. Una delle due persone estratte dalle macerie, un uomo, resta in gravi condizioni.
Rbc Ucraina sottolinea come avvisaglie di esplosioni siano risuonate in tutta la regione. Il capo dell’amministrazione militare regionale di Leopoli Maksym Kozytsky ha riferito che sono entrati in azione i sistemi di difesa ucraini.
Solo nella regione di Mykolaiv, a sud del Paese, le forze di difesa aerea hanno distrutto 10 droni Shahed lanciati dalla Russia. Lo riporta il capo del Comando regionale di difesa aerea Vitaliy Kim, citato da Rbc-Ucraina.
Nel frattempo, una volta atterrato a New York, Volodymyr Zelensky si è subito recato in visita ad alcuni soldati ucraini feriti presso l’ospedale universitario di Staten Island. Secondo Ukrinform, nella struttura a stelle e strisce sono ricoverati nove soldati che hanno perso degli arti durante la strenua difesa del loro Paese.
Il presidente ucraino si trova negli Usa per la riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Oggi parlerà all’Assemblea: poi dovrebbe recarsi a Washington, per incontrare il presidente Biden e i membri del Congresso.
Chissà che nel bilaterale tra i due leader non ci sia modo, per Zelensky, di sollecitare sull’invio dei missili Atacms a lungo raggio. Sul tema la Casa Bianca sembra ancora indecisa, come confermato dal coordinatore delle comunicazioni strategiche John Kirby. Secondo quest’ultimo, una “lunga discussione” sulla fornitura di missili da crociera a lungo raggio all’Ucraina è ancora in corso.
Il presidente non ha detto che lo farà, ma continua a volere che gli organismi interagenzia, il Dipartimento della Difesa, il Dipartimento di Stato, il Consiglio di Sicurezza Nazionale guardino all’ATACMS. Non sono fuori dal tavolo.
Mosca: cambiare lo status della Russia nel Consiglio di Sicurezza porterà a spaccatura dell’Onu
Cambiare lo status della Russia nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu è impossibile senza dividere l’organizzazione mondiale. A ribadirlo è il primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky.
Per buona pace degli stessi Stati Uniti, che sono i primi ad essere consapevoli dell’impossibilità di riformare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu senza la maggioranza assoluta dei Paesi che compongono l’organizzazione mondiale.
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