Il problema della gestione dei flussi di migranti si è spostato da Lampedusa a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, dove sono stati trasferiti proprio dall’isola. Moltissimi tentano la fuga e inevitabili sono gli scontri con le forze dell’ordine che provano a riportare ordine in una situazione di vero e proprio caos, denunciata dal sindaco Calogero Martello.
Nuove tensioni da Lampedusa a Porto Empedocle per il sovraffollamento di migranti, il sindaco Calogero Martello: “Paura diffusa tra i cittadini” | FOTO
Il caos e le tensioni, se non governate, si spostano, non si esauriscono.
È esattamente questo che sta accadendo in queste ore a Porto Empedocle, comune in provincia di Agrigento, dove nelle ultime ore sono stati trasferiti alcuni dei migranti che affollavano l’hotspot di Lampedusa. Trasferimenti, tutt’ora in corso, che forse hanno ‘alleggerito’ la pressione sull’isola, ma solo spostandola altrove.
A poco, per ora, sembra servita la visita congiunta di ieri della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Proprio mentre Lampedusa si mostrava agli occhi delle due cariche istituzionali in condizioni decisamente migliori rispetto ai giorni scorsi, infatti, il comune agrigentino vedeva 1200 migranti ammassati all’interno di una tensostruttura di fortuna di 2mila metri quadrati. Una situazione esasperante, che ha spinto molti di loro a tentare la fuga per cercare acqua e cibo, spesso riuscendovi (sarebbero già un centinaio i migranti fuggiti).
Un dramma che provoca tensioni soprattutto per gli abitanti di Porto Empedocle, come sottolinea il sindaco Calogero Martello.
“Le persone che riescono a riversarsi per strada, e che si aggirano in gruppetti, mettono paura anche ai meno impressionabili. È una situazione insostenibile quella che si è verificata qui”.
Un disagio che rischia seriamente di ripercuotersi nuovamente anche su Lampedusa. Porto Empedocle è, infatti, il primo approdo dei trasferimenti dall’isola. Trasferimenti che, al momento, risultano bloccati proprio a causa del sovraffollamento delle strutture d’accoglienza.
Il Coisp denuncia: “Ferito un agente”
Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dagli autobus di polizia ed esercito in arrivo a Porto Empedocle e che dovrebbero farsi carico del trasferimento di 300 migranti in altri centri nella regione.
Proprio gli agenti delle forze dell’ordine sono coloro che, in prima linea, subiscono le conseguenze immediate delle tensioni in corso. Un agente è rimasto ferito dopo gli scontri, come denuncia il sindacato di polizia Coisp, offrendo un’altra testimonianza di una situazione che appare fuori controllo.
“Nelle ultime ore la situazione a Porto Empedocle è diventata esplosiva. Da ieri sera, infatti, ci sono circa 1300 migranti sulla banchina e sono solo 20 gli agenti di Polizia a tutela dell’intera area. Questa notte alcuni migranti, in larga parte non ancora identificati, hanno tentato di scappare scavalcando le recinzioni e, così facendo, hanno schiacciato il cordone di poliziotti che tentava di impedirne la fuga. Un agente di Polizia, infatti, è rimasto ferito riportando diverse lesioni e una lussazione alla spalla”.