Mentre il nuovo allenatore Luca Banchi si presenta all’ambiente Virtus Bologna, Massimo Zanetti ha ancora qualche sassolino nella scarpa e non risparmia un attacco a Sergio Scariolo.

Il proprietario del club torna sulla rocambolesca vicenda dell’addio dell’ormai ex tecnico, sollevato dal suo incarico dopo alcune dichiarazioni che avrebbero minato “la serenità e l’entusiasmo dell’ambiente”.

Parole inaccettabili per la “squadra più importante d’Italia, col maggior numero di tifosi, anche più di alcune di calcio”. Una squadra, insomma, che non è come le altre.

Mi ha dato fastidio che da sei mesi siamo trattati come una società di straccioni. Abbiamo il secondo budget in Italia dopo Milano. E il budget di quest’anno è stato voluto dall’Eurolega, non da noi. Io non ho mai detto a nessuno che tagliavamo il budget. Abbiamo preso 5 giocatori nuovi, voluti da Scariolo, sono convinto che la squadra è fortissima, e speriamo di vincere qualcosa.

A questo punto la stilettata al ct della Spagna: un “grande allenatore” che Zanetti ha “difeso fino all’ultimo, anche in società”.

Ma tutti gli amori finiscono, probabilmente qualcosa era successo. L’anno scorso ha incontrato Toronto e il Real Madrid, avendo contratto con la Virtus, quasi come se fossimo una squadra di serie B.

Virtus Bologna, l’attacco di Zanetti a Scariolo: “Voleva mandare via tutti i vecchi, come fa a dire che siamo noi?”

Zanetti racconta alcuni retroscena di un rapporto, quello con Scariolo, ormai pericolosamente incrinato da alcuni mesi. A ottobre scorso, il coach “voleva mandare via sia Teodosic che Belinelli, pensava fossero vecchi”.

Li ho difesi io. Ho rinnovato Marco, per fortuna. Teodosic è giusto che ritorni a casa a Belgrado, e non l’abbiamo mandato via noi, non ha accettato la nostra proposta di rinnovo. Noi non abbiamo mai mandato via un allenatore prima della fine del contratto. Se uno attacca la Virtus devo rispondere. Come fa a dire che siamo noi? Ad aprile gli ho stretto la mano, dovevamo rinnovare il contratto, gli ho detto che poteva fare la squadra come voleva. Lui voleva mandare via tutti i vecchi, non solo Belinelli e Teodosic, anche Weems – il mio prediletto – e Hackett, che ho visto piangere fuori dallo spogliatoio.

Ora, però, Scariolo appartiene al passato: il patron del Bologna si coccola l’ultimo arrivato, “un grandissimo allenatore“, premiato come il migliore dei mondiali.

Tutti volevano Banchi. Ha detto subito di sì. Venire alla Segafredo deve essere un onore.