Ad anno scolastico iniziato, è importante riepilogare le ultime novità e le cose da sapere in materia di permessi 104 per la scuola, e più precisamente per docenti e personale ATA. La normativa italiana offre specifici giorni di permesso per assistenza a un familiare disabile grave. Per il personale docente, tale disposizione è tracciata nell’articolo 15, comma 6, del CCNL 2007 e ribadita nel Contratto 2016/18. Per il personale ATA, le linee guida sono nell’art. 32, comma 1, del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018.
Permessi 104 scuola e la questione delle cattedre ridotte
Molti docenti si interrogano sulla possibilità di una cattedra ridotta di 5 ore settimanali per tutto l’anno scolastico anziché fruire dei 3 giorni di permesso mensile. Una situazione che può sorgere quando un docente utilizza i permessi in base alla legge 104/92, ma decide poi di lavorare in un’altra istituzione scolastica.
Come vengono gestiti i permessi Legge 104 nella scuola
All’inizio dell’anno accademico, i Dirigenti Scolastici chiedono al personale docente e ATA di pianificare, in anticipo, i giorni in cui prevedono di fruire dei permessi. Questa programmazione ha l’obiettivo di permettere un’organizzazione più efficace all’interno delle scuole. Tuttavia, in circostanze eccezionali, è possibile modificarla.
L’Inps, mediante la circolare n. 45 del 1° marzo 2011, ha dettagliato le modalità di utilizzo dei permessi, sottolineando l’importanza di comunicare al Direttore della struttura di appartenenza le intenzioni mensili. Il Ministero del Lavoro, invece, ha riconosciuto al datore di lavoro il diritto di richiedere tale programmazione, a patto che non venga compromesso il diritto dell’assistito.
Caratteristiche dei giorni di permesso
Andiamo ora a sintetizzare le caratteristiche principali dei giorni di permesso garantiti dai titolari di Legge 104. Nello specifico, riassumendo, i giorni di permesso:
- Vengono retribuiti.
- Sono coperti da contributi previdenziali.
- Contano ai fini di ferie e tredicesima.
- Non richiedono recuperi.
- Possono essere presi in giornate non consecutive.
- Per il personale ATA, questi permessi possono anche essere suddivisi in ore, fino a un massimo di 18 ore al mese.
Permessi 104 scuola: come funziona per i docenti
Per quanto riguarda il personale docente, la norma stabilisce chiaramente che questi possono usufruire dei 3 giorni mensili di permesso. Tuttavia, in molte scuole, si osserva una prassi differente con cattedre ridotte nell’orario settimanale, dovute allo stato di gravità del docente o dell’assistito.
Chi usufruisce dei permessi deve ricordare che l’assistenza al familiare deve essere garantita esclusivamente. Un uso inappropriato può avere serie conseguenze disciplinari, penali e patrimoniali.
Inoltre, se un docente decide di ridurre le proprie ore settimanali per ragioni di salute ma poi decide di lavorare altrove, questa decisione potrebbe essere interpretata come un danno erariale. Una riduzione oraria comporta dei costi aggiuntivi per le scuole, rendendo il processo costoso se il docente decide poi di lavorare altrove.
Permessi 104 scuola: come modificare le dichiarazioni con il nuovo sistema Inps
Nel settembre 2023, l’Inps ha introdotto una nuova funzionalità per permettere la modifica delle domande relative ai permessi legge 104. Questa nuova funzionalità, nota come Variazione Dati Domanda, semplifica il processo per coloro che necessitano di modificare le loro condizioni precedentemente dichiarate.
Per accedere alla nuova funzionalità, si deve avviare il browser e visitare il sito ufficiale dell’Inps, quindi sarà necessario autenticarsi tramite SPID (almeno di livello 2), Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica.
Dopo aver completato l’autenticazione, bisogna cercare la sezione Lavoro. Da lì, attraverso Congedi, permessi e certificati si deve arrivare a Permessi. Una volta qui, bisognerà cliccare sulla voce Comunicazione di variazione.
Con questa innovativa funzionalità, è possibile modificare:
- L’indirizzo di residenza.
- I tuoi dettagli lavorativi.
- Qualsiasi dichiarazione fatta in fase di presentazione della domanda.
Se si desidera rinunciare alla domanda attuale e inviarne una nuova con le modifiche desiderate, è disponibile anche questa opzione.
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Vincoli e limitazioni
Come ogni procedura, anche questa presenta dei vincoli specifici. È fondamentale conoscere questi dettagli per evitare errori o incomprensioni:
- La funzione Variazione dati domanda è accessibile solo per le domande che sono attive nel mese in cui si invia la richiesta.
- La modifica può essere effettuata solo se il periodo specificato nella domanda che si vuole modificare coincide, almeno in parte, con il mese corrente.
- Se il periodo specificato nella domanda è già trascorso o non è ancora iniziato, non sarà possibile fare alcuna modifica.