Cambiano le regole e si inaspriscono alcune pene con il nuovo codice della strada 2023 che arriva oggi, lunedì 18 settembre, sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il documento, intitolato “Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della strada” contiene importanti novità. Vediamo dunque di che cosa si tratta e quali sono le norme che entrano in vigore.
Nuovo codice della strada 2023: cosa cambia
Dopo il passaggio in Conferenza unificata dove le Regioni hanno chiesto di inasprire determinati punti, il testo che contiene il nuovo codice della strada 2023 giunge in Cdm. Si tratta di un disegno di legge che, dopo il via libera del governo Meloni, inizierà tutto l’iter parlamentare per entrare poi ufficialmente in vigore nel nostro Paese.
Il documento in questione parla di tante e diverse novità. In primo luogo troviamo sicuramente le pene più severe per chi utilizza telefoni cellulari mentre sta guidando. Poi si inaspriscono le sanzioni anche per i guidatori e le guidatrici positivi all’alcol test e responsabili di reati come la fuga a seguito di un sinistro stradale.
In queste due situazioni, ad esempio, è prevista nel primo caso la sospensione della patente. Nel secondo la revoca definitiva in caso di soggetti recidivi. Capiamo dunque che l’esecutivo cerca così di avere un pugno più duro per quelli che sono i reati più diffusi sulle strade italiane.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché leader della Lega Matteo Salvini ha detto che il testo prevede misure di prevenzione, di educazione, ma anche di controlli, multe e sanzioni. Ma andiamo più nel dettaglio.
Nuovo codice della strada 2023: tutte le regole
Una volta ricevuto l’ok in Consiglio dei ministri e concluso l’iter parlamentare, il nuovo codice della strada 2023 sarà attivo a tutti gli effetti. Come anticipavamo prima, ci sono molte novità per quanto riguarda i principali reati che avvengono quotidianamente in Italia. L’esecutivo punta a contrastarli inserendo multe e sanzioni più pesanti rispetto a prima.
Partiamo subito da coloro che usano il telefono mentre guidano una vettura. In questo caso, la multa per chi parla o chatta al cellulare può arrivare fino a 1.600 €. È prevista anche la sospensione della patente o addirittura la revoca a vita per chi reitera e cioè ha già compiuto svariate volte reati di questo tipo.
Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, il nuovo codice prevede che chi viene trovato con un tasso alcolemico superiore alla norma sarà soggetto alla sospensione della patente fino a tre anni. Ma non è finita qui. Il documento introduce anche il cosiddetto “alcolock”.
Si tratta di uno strumento da installare sulla vettura che impedisce l’avvio del motore se il guidatore ha un tasso alcolemico superiore allo zero. Questo ovviamente non vale per tutti, ma solo per coloro che sono già stati colti in stato di ebbrezza e per i quali è previsto il divieto assoluto di assumere alcolici prima di guidare una vettura.
I guidatori e le guidatrici in stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti sono soggetti al ritiro immediato della patente e successivamente al divieto di riprenderla per i successivi tre anni. Per i soggetti recidivi è previsto il ritiro a vita.
Norme ancora più stringenti per i neopatentati
C’è poi il capitolo neopatentati, ovvero tutti coloro che hanno la patente da meno di tre anni. Per questi soggetti le norme rimangono quelle già presenti. Ad esempio troviamo il limite di 100 km/h in autostrada e i 90 nelle principali strade extraurbane.
A queste misure già in vigore se ne aggiungono delle altre che riguardano proprio la guida in stato di ebbrezza e la guida di auto grandi e potenti. Il nuovo codice della strada 2023 prevede il divieto assoluto di bere prima di mettersi alla guida. Ciò vale per i neopatentati e per i giovani under 21.
Per quanto riguarda invece il secondo punto, è possibile guidare automobili potenti solamente dopo il compimento del terzo anno di patente. Prima i neopatentati non possono mettersi alla guida di autovetture con potenza specifica riferita alla tara superiore a 55 kW/t ma anche di veicoli per il trasporto fino a otto persone che abbiano la potenza massima pari o superiore a 70 kW.
E i monopattini?
Il documento che contiene le nuove norme per il codice stradale in Italia parla anche dei monopattini. Esso parla dell’obbligo di codice identificativo e assicurazione per quelli privati. È tassativo anche l’utilizzo del casco. Si prevedono infine sanzioni per la sosta selvaggia.